Gruppo Scuola e Laicità di Savona: “vigilare sul rispetto dei diritti di tutti”

L’anno scolastico appena iniziato vede la scuola pubblica in una situazione di grave difficoltà; i tagli di organico hanno messo in crisi modelli organizzativi consolidati e procurato disagi a tanti genitori: riduzione del tempo scuola, aumento del numero di alunni per classe, diminuzione del sostegno, difficoltà a garantire l’assistenza alla mensa sono solo alcuni esempi.

Le famiglie vedono pesantemente lesi i propri diritti anche in altri campi: la mancanza di ore a disposizione nella scuola media e di compresenza nella primaria pregiudica il rispetto dei diritti di tutti gli allievi che decidono di non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica e scelgono un’attività alternativa o lo studio assistito, così come previsto dalla normativa scolastica. Vogliamo ricordare che la libertà di coscienza è un diritto costituzionale e che le quattro opzioni alternative all’insegnamento confessionale nella scuola pubblica sono sancite dalle norme applicative del Nuovo Concordato nonché da sentenze della Corte Costituzionale e dei TAR. E se già in passato le scuole non sempre hanno ottemperato a questo diritto (come dimostra un’indagine effettuata anche sul nostro territorio e pubblicata pochi mesi fa: “Quale laicità nella scuola pubblica italiana?”, ed. Claudiana), il peggioramento determinato dalla riforma Gelmini/Tremonti rischia di aumentare le pressioni indebite sui genitori in favore di scelte meno problematiche dal punto di vista organizzativo rispetto alle attività alternative, come quelle di “parcheggiare” gli alunni in altre classi o addirittura di farli rimanere durante l’ora di religione “solo” come uditori.

E che la nostra preoccupazione non sia infondata è dimostrato anche dalla lettera con cui FLC Cgil, Cisl scuola, Uil scuola e Snals chiedono unitariamente al Miur di affrontare una volta per tutte le modalità per assicurare alle scuole le condizioni per garantire a tutte le famiglie che lo richiedono le attività alternative all’insegnamento della religione cattolica nel caso in cui gli alunni non si avvalgano di tale insegnamento e dal comunicato congiunto delle associazioni Scuola per la Repubblica, Coordinamento Genitori Democratici, Comitato Insegnanti Evangelici Italiani ed Associazione 31 Ottobre per una scuola laica e pluralista: “Ci rivolgiamo pertanto ai Dirigenti Scolastici, agli Organi Collegiali delle scuole affinché prendano in esame tutte le possibili soluzioni e, in caso di assoluta conclamata impraticabilità a garantire un’attività alternativa, se richiesta, non esitino a rivolgersi istituzionalmente al Ministero dell’Istruzione per ottenere subito le risorse necessarie”.

Il Gruppo Scuola e Laicità di Savona si associa a questi appelli condividendone appieno l’urgenza; invita i genitori a vigilare sul rispetto dei diritti di tutti e a segnalare agli organi competenti eventuali comportamenti illegittimi e dà la propria disponibilità a chiunque senta l’esigenza di un confronto e di un supporto.