di Ugo Ghione – Nelle scorse tre settimane si sono fatte molte affermazioni sulla gestione delle acque nella provincia di Savona, un “affare” da 52 milioni di euro l’anno e che riguarda la vita quotidiana di tutti gli abitanti della provincia. Ritengo doveroso intervenire sull’argomento:

> Tutti o quasi si dicono contro la privatizzazione dell’acqua ma poi ci ritroviamo una legge nazionale e una legge regionale che prevedono la privatizzazione degli acquedotti. CHI LE HA VOTATE?

> Tutti parlano della privatizzazione come qualcosa che rischia di avvenire, ma in realtà molti acquedotti sono già privati; ad esempio lo è quello del comune di Albenga che lo scorso 10 ottobre “chiamava a raccolta i comuni” e lo è quello di Savona che lo stesso giorno “risponde all’appello”.

BASTA con l’ipocrisia della politica che afferma una cosa e poi ne fa un’altra a chi ci governa chiediamo coerenza. Sia il centro destra guidato dal PdL che la sinistra dal PD a Rifondazione Comunista hanno iniziato da anni la privatizzazione delle acque, monetizzando quello che dovrebbe essere, a detta della legge: “UNA RISORSA CHE È SALVAGUARDATA ED UTILIZZATA SECONDO CRITERI DI SOLIDARIETÀ.” (Legge N 36 del 5 gennaio 1994 articolo 1)

È quindi doveroso anche un appello a tutti i movimenti della DESTRA SOCIALE che da sempre combattono la privatizzazione delle acque: diamo vita in maniera coordinata ad una grande battaglia politica per denunciare tutte le speculazioni che tramite la privatizzazione degli acquedotti (ma non solo) stanno avvenendo alle spalle dei cittadini, solo uniti e indipendenti possiamo far sentire in maniera efficace la nostra voce.

Savona, 21 ottobre 2009 * Ugo Ghione – Nuova Destra Savonese