Mario Soldati: quello scrittore piemontese innamorato della Liguria

La scorsa settimana a Genova nella biblioteca del Consiglio regionale si è svolto un convegno per ricordare il celebre scrittore scomparso dieci anni fa. L’iniziativa, a cui ha partecipato il presidente del parlamentino ligure Mino Ronzitti, è stata assunta in collaborazione con l’associazione Dante Alighieri (proprio al poeta toscano presto sarà intitolata la biblioteca).

Scrittore, giornalista, regista, ottimo gourmet e, soprattutto, grandissimo amante della Liguria che aveva conosciuto in gioventù come giornalista al Lavoro di Genova, e poi scelto come residenza nella seconda parte della propria vita. È questo il ritratto emerso del celebre scrittore del Novecento nel convegno “Mario Soldati, il piacere di raccontare”, organizzato dall’Assemblea legislativa e dal Comitato della Società Dante Alighieri, con il patrocinio e la collaborazione dalla sede regionale Rai per la Liguria, nella ricorrenza del decimo anniversario della sua scomparsa.

“Radicamento e ansie cosmopolite si fondono e si armonizzano nella vita come nelle opere di Soldati – ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Giacomo Ronzitti aprendo l’incontro – che visse in Liguria lunghi periodi di soggiorno inteso come distanziamento esotico, come distacco dalle città del benessere, dalla tecnica omnipervasiva, dai consumi indotti e spesso adulterati, sentendo la nostra terra come luogo privilegiato dove si può avere uno studio affacciato sulla natura quasi non ci fosse null’altro”. Francesco De Nicola, presidente della “Dante Alighieri” ha ripercorso l’itinerario di Mario Soldati fra la natia Torino, il lungo soggiorno in America, poi a Roma e Milano per arrivare a Genova e alla Liguria e, mentre l’attrice Carla Peirolero leggeva alcuni brani dei suoi scritti “liguri”, ha ricordato che lo stesso capoluogo e la riviera di Levante sono state al centro di due suoi famosi romanzi dello scrittore piemontese: Lo Smeraldo e la Verità sul caso Motta.

È stato Ermanno Paccagnini, invece, docente di Letteratura italiana dell’Università Cattolica di Milano, a spiegare la poetica di Mario Soldati che si è sviluppata fra le “tematiche del viaggio, della fuga dalle convenzioni e della ricerca dell’identità dell’uomo, scavandone le ambiguità e le contraddizioni”. Marco Ferrari ha poi ripercorso agli anni trascorsi da Soldati a Tellaro insieme alla moglie, arricchendo il racconto di aneddoti curiosi sul carattere del maestro del Novecento letterario italiano. Intanto sullo sfondo scorreva le immagini di Rai Teche con le interviste realizzate a Mario Soldati per il 85esimo e 90esimo compleanno e un prezioso documentario girato nel ’57 dallo stesso Soldati “Viaggio nella valle del Po” messi a disposizione per l’occasione dal direttore della sede regionale Rai per la Liguria, Victor Balestreri. Marco Salotti, docente di Storia e critica del Cinema dell’Università di Genova, ha infine chiuso il ricordo di Mario Soldati spiegando le caratteristiche della sua attività cinematografica.

Il presidente del Consiglio regionale Giacomo Ronzitti ha annunciato che, in onore della lunga collaborazione del Consiglio regionale con l’associazione Dante Alighieri, di cui il convegno rappresentava solo l’ultima tappa, la biblioteca dell’Assemblea legislativa sarà presto intitolata proprio a Dante Alighieri.