di Marco Melgrati – Come avevo già evidenziato nel convegno organizzato a Savona dall’Unione Industriali, davanti a circa 400 tecnici, le incongruenze emerse dalla legge, per le quali non mi era stata data in allora risposta dagli uffici e dall’assessore, per necessità di approfondimento, sono arrivate al “pettine”.

Infatti la Regione, con una circolare a firma dell’arch. Lorenzani, ha risposto alle mie richieste in maniera puntuale. Molte erano le voci che si erano levate, in merito all’interpretazione letterale della legge, ma solo io avevo preso carta e penna e avevo scritto agli uffici e all’assessore; plaudo alla iniziativa della circolare, ringraziando l’arch. Lorenzani per la sua puntualità e precisione. E anche per il coraggio che è stato dimostrato, in riferimento alla polemica scoppiata nel Pd e nell’ultrasinistra su una interpretazione letterale che per me era cristallina, leggendo in italiano la legge. Chi dice che l’interpretazione stravolge la legge, come il capogruppo della Commissione Ambiente al Senato Roberto Dalla Seta, componente dell’esecutivo degli ecologisti Democratici (perché, esistono anche gli ecologisti antidemocratici?), nonché già presidente di Legambiente fino al 2007, che definisce immorale questa circolare, fa finta di non conoscere la legge o non conosce la lingua italiana. Ma che ne sa il compagno senatore Della Seta della situazione Ligure, e perché se una persona ha condonato una veranda o un bagnetto deve essere considerato cittadino di serie B o peggio “CEMENTIFICATORE”. Dio ci Guardi da questi estremisti!!!!

D’altronde, il convegno organizzato a Savona dall’unione industriali aveva già messo in luce tutti i difetti della legge regionale detta “piano Casa” che è nata male per assecondare le “pruderie” negazioniste del partito del No dell’ultrasinistra radicale (rifondazione comunista, comunisti italiani e verdi) che in Regione tengono “per gli attributi” la giunta di sinistra, minacciando sempre di mandarla a casa e di non allearsi con Burlando alle prossime elezioni regionali, cosa che decreterebbe la ancora più prematura fine di una esperienza comunque a termine, quella del governo di sinistra della Regione Liguria.

Devo dire che questa circolare, pur essendo più realista del Re, è comunque un atto di coraggio che segna un’aria nuova che si respira tra i funzionari della Regione Liguria, che vedono forse la fine ineluttabile di un governo di sinistra condizionato da verdi e ultrasinistra e l’arrivo di una ventata di aria nuova con l’affermazione di Sandro Biasotti e del Centro-destra alle elezioni regionali.

* Marco Melgrati – Sindaco di Alassio