di Fabrizio Pinna –  (Aggiornamento ore 11,46) Questi i dati dell’adesione allo sciopero resi noti  in mattinata dall’azienda ACTS Spa: Viaggiante 83% ACTS e 85% SAR; Impianti fissi 15% ACTS 50% SAR; Uffici 0% ACTS E SAR.

– Indetto dalle Segreterie Provinciali savonesi di FILT – CGIL, FAISA – CISAL e CUB TRASPORTI, sciopero oggi di 8 ore nei trasporti, dalle 9 alle 17. Possibili disagi e disservizi nelle linee ACTS e SAR “anche immediatamente prima e dopo le ore di sciopero programmato” hanno comunicato in una nota le stesse aziende.

Dopo la mancata adesione all’accordo sindacale sulla fusione SAR ACTS in TPL Linea Srl giudicato insufficiente da FILT-CGIL e sindacati di base – ma siglato invece venerdì da CISL e UIL, – rimane teso il clima tra le aziende e il fronte oggi “diviso” dei lavoratori. E non mancano le polemiche, dopo le parole pronunciate da Maurizio Maricone, Presidente di ACTS SpA e TPL Linea Srl, e dall’assessore provinciale ai trasporti Paolo Marson, i quali hanno sostanzialmente accusato i sindacati non firmatari di estremismo nelle trattative e bollato lo sciopero di lunedì come deleterio, “ennesimo grave pregiudizio ed ingiustificata interruzione del servizio pubblico” (Marson). Al contrario, troppo arrendevole ai danni dei lavoratori la posizione di CISL e UIL, è stata la replica della segreteria provinciale della FILT-CGIL, confermando in queste ultime ore il muro contro muro e lo sciopero.

Tappa dopo tappa, parto travagliato la fusione ACTS-SAR, nonostante da anni sia nella sostanza condivisa bypartisan la necessità della costituzione di un’unica azienda per il trasporto pubblico nel territorio savonese. In questa ulteriore fase, non sono mancate voci critiche anche dal mondo politico sul “patto sindacale dimezzato” firmato venerdì, in particolare espresse da Rifondazione Comunista: “due sigle minoritarie nell’azienda hanno firmato per tutti vantando, come solito, la bontà di un accordo che, nonostante il solito trionfalismo di Marson che con eleganza ha definito la CGIL ‘illustri assenti’, fa acqua da tutte le parti”, attacca la federazione provinciale del partito. “Uno dei punti maggiormente pubblicizzati è l’assunzione entro il 2012 di 15 nuovi dipendenti” ma “a fine anno sono andati via 3 dipendenti dalla SAR e 5 dall’ACTS – come denuncia la Segretaria FILT-CGIL Barbara Del Buono – quindi la nuova azienda rimane sotto organico; dato che non pare preoccupare i sindacati firmatari dell’accordo”, aggiunge il PRC che vede nel “nuovo sciopero” un legittimo braccio di ferro dei sindacati “per tutelare il diritto al lavoro”.