“Eravamo partiti, cinque anni anni fa, da una Liguria bella , ma fragile. Una Liguria che rappresenta l’unico sbocco sul mare per tutto il Nord Ovest Italiano, con tutto quel che ne consegue in termini logistici, viari, energetici. Crediamo di aver riservato grandi attenzioni alla difesa del territorio, anche di fronte alle trasformazioni attuate”. Per il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, intervenuto nel pomeriggio a Casa Paganini, a Genova, al convegno di fine legislatura dell’assessorato all’Urbanistica, ambiente e sviluppo hanno accompagnato insieme, in questi cinque anni, le iniziative regionali di valorizzazione del territorio.

Cinque Terre e Parco Costiero del Ponente, con la pista ciclabile da Ospedaletti a San Lorenzo al Mare, i principali segnali di ripresa di una qualificazione del territorio che, secondo Burlando, è stata difesa anche confrontandosi con il mondo produttivo di fronte nel momento di importanti trasformazioni , come nel caso della Piaggio, in trasferimento da Finale Ligure a Villanova d’Albenga o della Maersk a Vado Ligure. Positivo anche il bilancio sul fronte delle infrastrutture, le numerose varianti alla via Aurelia aperte e la progettazione di nuovi tratti, a Savona, alla Spezia, a Capo Noli.

“Si era sempre detto, sì al Terzo Valico Genova- Milano, ma prima ci sono la strada a mare di Cornigliano e il nodo ferroviario di Genova. Ebbene, mi pare che i lavori per queste ultime due importantissime opere per la città di Genova siano partite”, ha detto Burlando.

Il presidente della Regione Liguria, insieme con l’assessore all’Urbanistica Carlo Ruggeri ha poi confermato il ritiro della circolare sul Piano Casa nella parte riguardante gli edifici con opere condonate. “Forse, con il senno di poi, la norma, poteva essere scritta meglio e permettere agli interessati di usufruire del piano-casa del governo, “scalando” la parte condonata”, ha commentato Burlando.

Sulla questione è intervenuto anche Ruggeri: “Si trattava di una interpretazione tecnica degli uffici che non coincideva con l’interpretazIone del consiglio il quale, ovviamente è il custode dello spirito della legge. Per i comuni, quando si condona, per esempio, uno sgabuzzino, la parte condonata è lo sgabuzzino. Non l’edificio che lo comprende. Una lettura di questo tipo era di natura tecnica. Diversa, invece, la volontà del legislatore, secondo il Consiglio Regionale, che indica come edifici condonati tutti quelli che hanno utilizzato del condono”, ha spiegato l’assessore.