Al convegno “L’università come motore di rilancio socio-economico ligure e nazionale” che si è tenuto sabato presso la sala Barabino, la padrona di casa, Isabella Susy De Martini, dopo avere rimarcato i punti fondamentali del programma elettorale di Forza Liguria e ringraziato i presenti, ha passato la parola al Magnifico Rettore dell’Università, professor Giacomo Deferrari che così ha esordito: “Sono pienamente daccordo su tutto ciò che la mia collega ha appena detto, l’università ligure è una risorsa del territorio che non possiamo continuare a sottovalutare, bisognerebbe rendere l’ateneo genovese il più internazionale possibile ma per fare ciò bisogna investire tanti soldi e non continuare a fare tagli come il ministro Tremonti sta facendo”.

Il Rettore ha proseguito elencando e illustrando attraverso alcune video proiezioni, alcuni punti fondamentali a riguardo: la ricerca di oltre 1200 posti letto per gli studenti universitari, un maggiore e migliore reclutamento di docenti, incrementare gli studenti stranieri (attualmente il 10%), ridurre le spese del personale perchè attualmente quasi l’intera quota stanziata è destinata a loro, proporre un nuovo statuto di regolamentazione e sfruttare al meglio il milione di euro stanziato dallo stato. “Sono convinto, ha concluso il Rettore, che l’ateneo genovese è la principale azienda del territorio e per tanto andrebbe sfruttata il meglio possibile”. Subito dopo la parola è passata al Vice Presidente della Camera dei Deputati, professor Rocco Buttiglione il quale, dopo avere ricordato che raramente la politica italiana si occupa dei problemi dell’università, ha affermato che per migliorare il futuro del nostro paese è assolutamente necessario migliorare le Università: “Condivido il programma della mia cara amica Susy infatti, anche in tempi di vacche magre come quelli attuali, non bisogna dimenticare l’importanza economica che potrebbe derivare da un maggior impegno nel rinnovo degli atenei italiani, i soldi investiti in questo settore sarebbero un investimento sicuro che potrebbero riportare l’Italia ai tempi lontani del rilancio economico degli anni 70 quando, la manodopera era fiorente e non, come adesso, in mano solo ai cinesi”.

Il Presidente ha tirato le orecchie alle aziende italiane ree, secondo lo stesso, di investire assai poco sull’organizzazione di corsi formativi, volti a preparare al meglio il futuro inserimento dei neo laureati nel mondo del lavoro e ha concluso asserendo: “Il Mediterraneo nel prossimo futuro diventerà fondamentale, o sarà un mare di guerra o un mare di pace, ma se noi tutti ci adopereremo per facilitare nuove infrastrutture coi paesi che si affacciano su di esso, contribuiremo a crescere culturalmente e pacificamente con quel mondo, specialmente quello islamico, che attualmente è una polveriera ma il quale, grazie all’apertura scolastica potrebbe divenire, oltre che fonte di pace, una fonte di benessere per noi e per loro”.

Ha concluso il dibattito il Senatore Claudio Gustavino che con eleganza e ironia, ha filosoficamente riassunto i discorsi di coloro che lo hanno preceduto con aforismi e sottili metafore, che hanno degnamente colorato una convention la quale, vista l’importanza degli argomenti trattati e dei personaggi presenti, avrebbe meritato una diversa platea e un luogo decisamente più ampio.