Polemiche a Palazzo Nervi: Vaccarezza rompe con la minoranza

di Fabrizio pinna – Il ricorso al TAR risoltosi la scorsa settimana con un nulla di fatto? Non la legittima richiesta di verificare la correttezza della scelta di escludere il PCL dalle provinciali savonesi del giugno 2009, ma solo un “attacco politico orchestrato dal Pd” per costringerlo alle dimissioni, come dimostrerebbero anche tutte le polemiche successive e la volontà espressa dal Pd di ricorrere al Consiglio di Stato. È rottura, insomma, tra il presidente della Provincia di Savona e la minoranza in Palazzo Nervi. Angelo Vaccarezza – dopo aver ufficializzato la sua intenzione di proseguire il mandato – ha dichiarato ieri in aula apertamente una svolta “ostile” nei confronti della minoranza: “Da oggi cambia il rapporto politico”, ha detto chiudendo la porta ad una prassi di tipo “collaborativo”.

Una mezz’ora – la durata della sua comunicazione – per ripercorrere ieri senza grosse novità le ormai note tappe della vicenda, applaudito da qualche decina di suoi sostenitori intervenuti tra il pubblico del Consiglio Comunale a manifestargli sostegno.

Polemiche, in realtà, incrociate e discorso tenuto in assenza dei principali destinatari della sua filippica dal momento che qualche minuto prima della comunicazione di Vaccarezza, il capogruppo PD in Consiglio Provinciale a Savona Marco Russo aveva appunto annunciato la volontà del Partito Democratico di disertare la seduta. Stessa scelta da parte dell’Udc rappresentato da Giancarlo Garassino. La Convocazione anomala del Consiglio – al limite della forzatura della prassi istituzionale – sarebbe stato solo “il pretesto per un comizio” e sarebbe mancata la possibilità di replicare, ha accusato a sua volta la minoranza prima di uscire dall’aula consigliare.

Difficile dire fino a che punto nei prossimi mesi l’inasprimento dei rapporti tra maggioranza e minoranza potrà davvero condizionare i lavori del parlamento savonese o l’iter amministrativo. “Da domani riprenderemo il lavoro con più vigore” ha assicurato Vaccarezza. E tuttavia, chiusa la vicenda del TAR rimane  comunque ancora aperta l’indagine della Procura in merito al reato di falsificazione delle firme nella presentazione della lista Pdl; il silenzio del presidente della provincia giovedì scorso al primo interrogatorio non ha di fatto portato chiarimenti su un suo coinvolgimento o meno negli illeciti contestati.

In attesa di nuovi sviluppi concreti nelle indagini, nel tortuoso percorso ad ostacoli nel quale è impegnato da mesi, tappa invece tutta in  rettilineo e in discesa per stasera: previsto per le 19.30 il Consiglio Comunale di Loano, durante il quale – a meno di colpi di scena dell’ultima ora – Angelo Vaccarezza dovrebbe confermare la volontà di mantenere anche l’incarico di Sindaco fino alla naturale scadenza del suo mandato prevista per l’anno prossimo.

[Aggiornamento, ore 21.00: Angelo Vaccarezza non si dimetterà dalla carica di Sindaco: la decisione è stata ufficializzata in serata in Consiglio Comunale a Loano]