Per celebrare la Giornata della Memoria delle vittime dell’Olocausto (27 gennaio) la libreria Ubick di Savona ha organizzato per la settimana dal 21 al 27 una serie di appuntamenti che prevedono incontri in libreria e nella Sala Rossa di Palazzo Sisto, una selezione-proposta di libri sull’Olocausto, un’esposizione “di disegni e poesie dei bambini morti nel campo di concentramento di Terezin”. Ad aprire la Settimana della Memoria sarà giovedì 21 gennaio alle ore 18 l’incontro previsto con il regista della Compagnia teatrale Salamander Marco Gherardi che parlerà di teatro e drammaturgia sulla deportazione.

“La Giornata della Memoria: che cosa ricordiamo? Cosa significa ricordare? E che cosa può fare il teatro per raccontare queste storie? Il drammaturgo Marco Ghelardi si è dedicato con profondità a questi problemi. Quest’incontro è un’occasione unica per entrare in una franca e suggestiva discussione su questi temi che coinvolgono ancora oggi tutti noi.

Nel 2008, alla Compagnia Salamander venne commissionato dalla CGIL di Savona un testo teatrale per ricordare i fatti dello sciopero del 1 marzo 1944 nella provincia di Savona. Nacque così lo spettacolo “Suggerimenti per chi deve scegliere”, che viene quest’anno ripreso dalla compagnia in occasione della giornata della memoria il giorno 27 gennaio (ore 9,30 e 11,30) presso il Teatro di Valleggia. In quest’incontro, la Compagnia racconterà, con la verve teatrale che la distingue, il percorso che ha condotto alla creazione dello spettacolo, svelando le peculiarità e le stranezze che emergono nel raccontare quell’immenso evento che fu la Seconda Guerra Mondiale – senza averla vissuta”

“Il 1 marzo del 1944 gli operai delle fabbriche di Savona e del Nord Italia andarono in sciopero. Non si rivendicavano minori orari di lavoro né un aumento dell’indennità di carovita. Si chiedeva la fine della guerra; si protestava contro il regime nazifascista a cui l’Italia settentrionale era sottoposta.

L’atto senza precedenti ebbe conseguenze senza precedenti. Vennero rastrellati operai e impiegati alla Scarpa e Magnano, all’ILVA, negli stabilimenti di Vado Ligure, alla Piaggio di Finale, alla Ferrania di Cairo, alla Fornicoke e alla Cokitalia .

Attraverso varie tappe e spostamenti su autocarri, molti vennero concentrati all’Istituto Merello di Spotorno, utilizzato come campo di concentramento e da qui, dopo insulti e maltrattamenti, attraverso ulteriori spostamenti, molti vennero caricati su carri bestiame con destinazione il campo di sterminio di Mauthausen. Molti non torneranno. La classe lavoratrice di Savona e della provincia scrisse così la sua pagina di gloria…”