Parco del Finalese, Zunino: “errore madornale quello commesso dall'amministrazione finalese”

di Franco Zunino – Le Aree protette e i Parchi naturali della Liguria stanno funzionando molto bene: sono diventati da tempo promotori e coordinatori di diverse azioni positive per le comunità locali, al punto che sono ormai considerati insostituibili dai diversi soggetti interessati, dal mondo agricolo a quello turistico, con il positivo coinvolgimento e sostegno delle Amministrazioni locali. Anche con il mondo venatorio si sono instaurati rapporti sereni di collaborazione, in particolare per il controllo faunistico.

Anche per questo la Regione Liguria sta cercando di realizzare con determinazione il cosiddetto “Parco del Finalese”. Dal 2006 al 19 gennaio 2010 si sono tenute ben 12 sedute della Conferenza istitutiva per il Parco. Diverse categorie e diversi comuni condividono il progetto, ma non il Comune di Finale Ligure che lo osteggia da sempre nonostante le diverse formulazioni della proposta, sia nei limiti territoriali che nelle modalità di gestione. Proprio sulla gestione la Regione aveva accolto, pur non ritenendola la migliore soluzione, la proposta del Comune di Finale che prevedeva una gestione diretta da parte dei comuni attraverso un consorzio.

Oggi il Comune di Finale si rimangia quanto detto e si esprime contro la propria stessa proposta. Un atteggiamento irresponsabile che penalizzerà il territorio e i cittadini. Basti pensare che nel 2009 la Regione Liguria ha messo a disposizione risorse straordinarie per oltre 15 milioni di euro per il sistema delle aree protette. Risorse che si vanno ad aggiungere a quelle ordinarie per ulteriori 4,5 milioni circa. Certamente di queste risorse almeno 2,5 sarebbero state destinate al Parco del Finalese, con ricadute importanti sull’economia turistica ed agricola locale. Un errore madornale dunque quello commesso dall’amministrazione finalese.

* Franco Zunino – Assessore Ambiente Regione Liguria