La Liguria rivendica il proprio ruolo di regione- battistrada per le autostrade del Mare. Con la convenzione, firmata nel 2006, con Ram – Rete Autostrade Mediterranee Spa e il varo del master-plan del 2007 con il governo La Liguria ha fatto il punto sulle cose fatte e quelle da fare ai massimi livelli. Un faccia a faccia nella sede di de Ferrari con il coordinatore europeo del Progetto 21 Luis Valente de Oliveira.

“È stato un incontro molto importante, anche perché il 2010 l’unione europea rivedrà le reti TEN legate alle grandi infrastrutture di cui faranno parte, per quanto riguarda i finanziamenti, anche le Autostrade del Mare”, spiega l’assessore ai Trasporti della Regione Liguria Enrico Vesco. “Dal professor Luis Valente Oliveira abbiamo ricevuto un plauso per il lavoro fatto e per il partenariato che siamo riusciti a mettere insieme con gli operatori portuali e retroportuali che spingono fortemente per un pieno utilizzo delle autostrade del mare. Ci auguriamo che questa forte pressione anche nei confronti dell’UE per un pieno utilizzo dell’eco-bonus da omologare con Italia, Francia e Spagna. ai trasportatori, e i finanziamenti necessari in vista dei grandi progetti, a cominciare da quello di Voltri dell’autorità Portuale di Genova verso l’Africa”, aggiunge l’assessore.

Per il coordinatore UE Luis Valente De Oliveira gli interventi per dare una spinta alle autostrade del mare riguardano principalmente tre aree: il viaggio, gli scali, i collegamenti con gli interporti. Innanzitutto deve essere migliorato l’aspetto del viaggio, in termini di sicurezza, rapidità e di una efficiente comunicazione delle coordinate sulla posizione del vettore, un aspetto molto importante, quest’ultimo, in vista della costituzione dell’area marittima europea.

Il secondo ambito riguarda i porti, la cui efficienza deve essere migliorata soprattutto attraverso la nascita degli sportelli unici. Un unico punto al quale il trasportatore e gli ufficiali delle navi potranno rivolgersi per avere ogni informazione necessaria sulle pratiche doganali, amministrative, veterinarie ecc. Infine, il terzo aspetto è legato ai collegamenti con le aree retro-portuali, con gli interporti e le piattaforme logistiche dell’interno, per via ferroviaria o via gomma. L’importante è che questi collegamenti siano estremamente fluidi. Per esempio, laddove è possibile, utlizzando treni navetta.

Luis De Oliveira si è poi soffermato sull’importanza della formazione di tutti i soggetti coinvolti, dagli equipaggi, agli operatori logistici e degli operatori in genere. “Un lungo cammino che dobbiamo fare insieme”, ha detto il coordinatore di Progetto 21. Domani de Oliveira visiterà la Stazione Marittima, il porro di Voltri, l’Interporto di Rivalta Scrivia). Tutte le indicazioni emerse durante questa due giorni del Coordinatore, accompagnato dal suo referente presso la Commissione Europea José Anselmo, faranno parte del Rapporto per l’anno 2010 sulle “Autostrade del Mare”, redatto ogni anno dalla stessa Commissione Europea.