Regionali, Federazione della Sinistra: “porre un punto fermo sul Welfare”

fp – “Se dobbiamo considerare positivo l’aver investito molte risorse per la ‘non autosufficienza’ e considerando essenziale potenziare tale fondo per rispondere a tutte le richieste, dobbiamo però dire con chiarezza che occorre cambiare registro nei confronti di settori fondamentali dello stato sociale come la scuola e i servizi pubblici”. A sostenerlo, la Federazione della Sinistra (FdS) che a Savona riunisce PRC, PdCI, Socialismo Duemila, Sinistra Europea e Associazione Lavoro e Solidarietà in una lista unitaria che correrà alle elezioni regionali in Liguria a sostegno della conferma di Claudio Burlando alla presidenza.

“La scarsità di risorse impone uno sforzo straordinario verso la scuola pubblica che necessita di un piano pluriennnale di rilancio sia in termini di strutture che in termini di personale docente e non docente”, sostiene da Savona la FdS ha trovato nella difesa e sviluppo del welfare ligure uno dei suoi capisaldi programmatici. “Relativamente ai servizi pubblici locali, settore in cui le competenze della Regione sono limitate, occorre rilanciare, attraverso iniziative politico – istituzionali, nei confronti del Governo centrale, processi di arresto delle privatizzazioni. Ciò a partire dai servizi idrici, anche attraverso il ricorso in Corte Costituzionale contro il decreto di privatizzazione dell’acqua”.

Ma è nel settore sanitario e socio-sanitario, “particolarmente impegnativo e fondamentale nella politica regionale”, che la Federazione della Sinistra pensa di “spingere” nella possibile coalizione di Governo in Regione: “La Regione Liguria ha retto, nel corso di questi anni, abbastanza bene l’assalto alla privatizzazione della sanità – particolarmente sostenuto dal governo Berlusconi – avviando una riorganizzazione complessiva, ma il potenziamento della rete socio-sanitaria territoriale è la priorità della prossima legislatura”.

Razionalizzazione delle spese e “progressivo processo di reinternalizzazione”, tra le misure da adottare: “Va respinto – sostengono – ogni attacco tendente a far quadrare i bilanci tagliando servizi e posti letto o innalzando l’addizionale Irpef. Al contrario, occorre agire per ridurre le spese inutili attraverso interventi precisi e mirati che attacchino centri di spesa spesso e volentieri oggetto di appalti discutibili a costi esorbitanti. Va introdotto il principio che, rispettando i tempi stabiliti dai contratti di appalto, si debba procedere ad un progressivo processo di reinternalizzazione, valutando caso per caso se e quando è necessario la stessa rescissione dei contratti. Siamo certi che, nell’arco di una legislatura, tale procedura determinerà centinaia di milioni di € di risparmio, favorendo nuova occupazione e maggiore qualità e quantità delle prestazioni”.

Non mancano critiche alle politiche del Governo nazionale, da “contrastare politicamente” anche dalla Regione: “Va aperto un fronte politico di contrasto con il Governo centrale affinché sia sbloccato il turnover nelle prestazioni medico-tecnico-sanitarie che consenta un maggior utilizzo a copertura dei turni di personale capace di prolungare le ore di funzionamento delle strutture di ricerca diagnostica e specialistica. Occorre intervenire con leggi analoghe a quelle prodotte in Toscana che riducano l’impatto negativo della libera professione – intramoenia – e rivedere il sistema di accreditamento per ridurne – conclude la Fds – i margini di sforamento da parametri quantitativi e qualitativi”. [fp]