L’onorevole Sandro Biasotti, candidato presidente della Regione Liguria, interviene in merito all’incontro andato in scena tra lui e il capo del Governo, l’onorevole Silvio Berlusconi, a margine delle iniziative dedicate alla Giornata della Memoria. «Rispetto all’incontro, i mass media hanno soprattutto fatto riferimento al tema delle alleanze in vista della campagna elettorale. Ma questo è stato solo un aspetto del dialogo che ho avuto con il premier. In realtà abbiamo parlato soprattutto della Liguria, dei problemi da affrontare, della marginalizzazione della Regione Liguria che lo stesso Berlusconi ha confermato per sua diretta esperienza». Biasotti ha sottoposto al capo del Governo il dossier Liguria, frutto sia del lavoro degli esperti del “pensatoio”, che in questi mesi hanno lavorato al programma di rinascita della Liguria, sia dalla sua esperienza diretta frutto della sua campagna elettorale tra la gente. «Sulla necessità di avviare le opere infrastrutturali di cui ha bisogno la Liguria per superare l’isolamento attuale, sull’avvio di una riforma della sanità che metta al centro dei servizi i cittadini e soprattutto sul rilancio del tema del lavoro, il capo del Governo si è trovato pienamente d’accordo rispetto alle mie proposte – aggiunge Biasotti – mi ha colpito la sua conoscenza dei problemi attuali e anche la sua consapevolezza che oggi la Liguria rischia davvero di diventare il fanalino di coda del Nord Italia. Ha promesso che appoggerà in pieno le mie proposte sia in campagna elettorale, sia dopo le elezioni. Avendo già il forte sostegno del ministro ligure Claudio Scajola, l’appoggio incondizionato e sincero che ho avuto ieri da Berlusconi rafforza la mia consapevolezza di stare facendo la cosa giusta».

Poi, riguardo alla campagna elettorale, Biasotti conferma di avere avuto anche su questo fronte il totale appoggio del capo del Governo: «Come me, anche Berlusconi è molto ottimista rispetto alle possibilità di vincere in Liguria. Sa che la conquista della Liguria è possibile e che il successo avrebbe un valore nazionale. Berlusconi, confermando la sua conoscenza della nostra regione, mi ha parlato di temi attualissimi, come l’arsenale della Spezia e la pontremolese, il rilancio dei porti della Liguria inseriti in un sistema portuale di valore mondiale, il rilancio dell’Istituti di tecnologia, la presenza di grandi professionalità nel campo della tecnologia e della ricerca, oggi frustrate dal mal governo della sinistra. Mi ha confermato l’intenzione di essere presente in prima persona nella campagna elettorale, perché considera la Liguria un tassello fondamentale nello scacchiere nazionale. Aggiunto all’impegno quotidiano del ministro Claudio Scajola, tutto ciò dà il segno della forza con la quale i leader nazionali della maggioranza sostengono la nostra proposta. Vogliamo vincere per invertire il disastroso ruolino di marcia imposto dalla sinistra ai Liguri e oggi, dopo l’incontro con il premier, sono ancora più convinto dell’importanza del lavoro che stiamo facendo».