Cambiare gli stili di vita dei liguri a cominciare dalla scuola per prevenire le malattie croniche. È quanto si prefigge il protocollo d’intesa siglato a Genova tra la Regione Liguria e la direzione scolastica regionale alla presenza del direttore scolastico regionale, Anna Maria Dominici, del vicepresidente della Regione Liguria, Massimiliano Costa e dell’assessore regionale alla salute, Claudio Montaldo che dovrà indicare le priorità e i criteri per orientare l’azione congiunta, promuovere momenti di formazione e progetti innovativi.

L’obiettivo è quello di avviare un rapporto di collaborazione interistituzionale per favorire lo svolgimento a livello scolastico di progetti di qualità nell’ambito della promozione e dell’educazione alla salute.

“L’azione educativa svolta dalla scuola è essenziale – ha spiegato l’assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo – per favorire nei giovani l’acquisizione di conoscenze e di stili di vita orientati al benessere”. Scorretta, alimentazione, sedentarietà, abuso di alcol e tabagismo sono fattori di rischio delle malattie croniche come le malattie cardiovascolari, i tumori, le malattie respiratorie e il diabete rispetto alle quali è fondamentale impostare una corretta informazione per modificare lo stile di vita e incidere sulla loro diffusione per prevenirle. Il protocollo approvato oggi prevede la creazione di un gruppo tecnico interistituzionale costituito dai referenti per l’educazione alla salute dell’amministrazione scolastica e della Regione Liguria che avrà il compito di promuovere i momenti formativi in maniera uniforme nelle scuole in stretta collaborazione con le ASL.

L’approvazione del protocollo d’intesa si inserisce nell’ambito di un percorso di promozione della salute portato avanti dalla Regione Liguria nelle scuole con l’ufficio scolastico regionale attraverso il progetto “Il cinema entra in classe” dedicato ai temi delle dipendenze da alcol e droghe, dei disturbi alimentari, dell’elaborazione del lutto e delle malattie sessualmente trasmissibili. Cinque film da “Hairstray” di Adam Shankman sui problemi dell’alimentazione, alle “Rose del deserto” di Mario Monicelli sull’emergenza, da “Il mio sogno più grande” di David Guggenheim sull’elaborazione del lutto a “28 giorni” di Betty Thomas sulle dipendenze, fino a Juno sulla sessualità. Un’iniziativa a cui hanno aderito 10 scuole e 60 classi per un totale di 1.400 studenti delle terze medie, prime e seconde superiori genovesi incentrato sulla proiezione di film presso le sale cinematografiche, per poi proseguire con dibattiti all’interno del cinema, lezioni nelle classi e la compilazione di un questionario. Al progetto hanno offerto la loro collaborazione gratuita 25 esperti individuati tra gli operatori della sanità ligure: medici di famiglia, infermieri, pediatri, medici delle aziende sanitarie e ospedaliere, psicologi, per fornire ai ragazzi un punto di vista particolare sui comportamenti corretti.