Sabato, 6 febbraio, alle ore 18,30 avrà inizio a palazzo Peloso Cepolla (Museo Navale) il ciclo di conferenze che, come ormai consuetudine, la sezione ingauna dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri dedica alla storia di Albenga. Dopo le ampie panoramiche offerte negli anni scorsi sul passato antico e medioevale della città, quest’anno si parlerà di “Società, vita e cultura in Albenga e suo territorio tra Cinque e Seicento”, periodo poco conosciuto della storia ingauna ma che ha lasciato numerose e ricche testimonianze artistiche e documentali.

Tema della prima conferenza, tenuta da Riccardo Musso, socio dell’istituto e responsabile dell’archivio civico, sarà il governo del comune di Albenga fra XVI e XVIII secolo e, in particolare, i due ordini dei nobili e degli artefici che, a norma degli statuti, si dividevano l’esclusiva competenza della cosa pubblica. Nei successivi incontri, a cadenza settimanale, saranno presentati al pubblico alcuni aspetti delle vicende cittadine cinque-seicentesche: la figura di Gio Maria Oddo, giureconsulto e benefattore (Costa Restagno) e la storia del collegio da lui fondato (Moscardini), l’iconografia e la cartografia barocca della Riviera di Ponente (Moreno), i gusti architettonici dell’aristocrazia genovese (Magnani), le committenze artistiche dei principi Doria (Stagno), la descrizione della diocesi di Albenga di Gio Ambrogio Paneri (Barbaria).

Al termine del ciclo sono previste visite guidate ai monumenti di Loano, ai palazzi di Alassio, alle ville di Genova e, all’archivio di stato di Torino ed alla Venaria Reale.