Sabato 13 febbraio 2010 alle ore 17 presso la biblioteca civica “Simonetta Comanedi” si terrà la presentazione del romanzo “La vestina di organza” di Sara Rodolao. Presente l’autrice, il prof. Roberto Trovato Presidente del Corso di Laurea del Dams di Imperia, terrà una relazione cui seguiranno letture di passi scelti a cura di Patrizia Valdiserra, direttore della biblioteca.

“Saluto con piacere la presenza di Sara Rodolao in biblioteca, a dimostrare la vitalità del nostro istituto, la voglia di leggere ed ascoltare, tra le sue mura, parole nuove che siano all’anima occasione di riflessione meditata e profonda, conforto e balsamo, quello che solo una visione incantata della vita può offrire, quello che solo un poeta possiede. E Sara Radolao, in sé, davvero, custodisce poesia”, dice il sindaco Antonello Tabbò

Ambientata tra il Sud e la Liguria, la vicenda narrata dipana nel ricordo della protagonista che rivive l’incanto dei borghi liguri affacciati sul mare, splendidi ai suoi occhi avvezzi alla bellezza sitibonda della terra di Calabria. Avviene così che, nelle sue descrizioni, Cervo, Diano Marina e Imperia si animino di vita e colori nuovi.

“Le smisurate gru di ferro sulla proda erano continuamente in movimento; viste dal mare apparivano come volatili dal lunghissimo becco, giunti dalla preistoria. (…) in ottobre, nella stagione dei tramonti appassionati, la riga rosso cremisi dell’orizzonte sembrava porre l’accento sulla bellezza del cielo, i lineamenti lontani della Corsica apparivano nitidi in quel rossore che accendeva le sere; nel crepuscolo il promontorio del Parasio sembrava un sogno di luci, punteggiato di colori…”

Ma aldilà della notazione paesistica, che pure offre magico sfondo alla narrazione, densa di colori e fragranze agrumate, è il sofferto viaggio a ritroso nel tempo che la protagonista compie a rivedersi creatura appassionata e scabra, tenace e fragile al contempo, determinata, sempre, a perseguire la propria emancipazione, dall’ignoranza, dal dolore di legami logori e sterili di gioia, arrivando ad affermare la propria umanità, il proprio essere donna nel mondo, arduo traguardo, ambito sempre, scontato mai.