Difficoltà e illegalità nella raccolta delle firme per la presentazione delle liste elettorali in molte regioni. La denuncia – non nuova – arriva ancora una volta dai Radicali, per voce del vicepresidente del Senato Emma Bonino, candidata per il centro sinistra alla presidenza del Lazio.

“La situazione in molte regioni è drammatica”, ha denunciato lunedì dai microfoni di Radio Radicale la senatrice, “perché la legge viene violata impedendo alle liste Bonino-Pannella di poter autenticare le firme”. Appello – poi rimbalzato in serata nelle agenzie di stampa e telegiornali nazionali – rivolto al Capo dello Stato affinché richiami ai loro doveri chi sul territorio è chiamato a svolgere questa funzione, ma spesso si sottrae o fa “ostruzionismo” per mero calcolo di partito.

Tra le prime risposte, in Liguria, arriva quella di uno dei candidati del savonese, il sindaco di Alassio Marco Melgrati: “come Sindaco e come consigliere Provinciale sono a disposizione dei Radicali per asseverare le firme per una lista regionale. Questo pur essendo distante anni luce dalle idee radicali, ma in ossequio ad un principio di democrazia che deve essere uguale per tutti; a tutti infatti deve essere garantita la possibilità di partecipare ad una competizione elettorale, nel pieno rispetto del responso dell’urna”.

“Quindi, nel ribadire la mia distanza dalle idee perseguite dai radicali, soprattutto su questioni etiche, sono a disposizione” assicura Melgrati, il quale – candidato alle regionali nella lista Pdl che, si sa, proprio nella raccolta delle firme per le provinciali di Savona ha ancora in sospeso un’indagine della procura della Repubblica per irregolarità – non può fare a meno di schernirsi con una battuta: “L’unica cosa che chiedo – conclude – è di non asseverare le firme ad Albenga…”.