di Angelo Verrando – Il mercato settimanale di Varazze dovrebbe trovare posto negli spazi del porto turistico della città. L’inedita ipotesi è di Giobatta Dagnino, ex presidente dell’Ascom e dirigente locale e provinciale di categoria per diversi mandati.

Arriva dopo la notizia da parte del Comune dell’imminente chiusura al traffico veicolare di un lungo tratto della via Aurelia cittadina per creare importanti spazi pedonali in chiave ambientale e soprattutto turistica.

Ma uno dei motivi di creare un’isola senza auto sul lungomare, è proprio quello di un possibile spostamento delle bancarelle da viale Nazioni Unite. Una mossa, peraltro auspicata proprio dalle locali Associazioni di Categoria

“No – risponde Dagnino -. Il fine principale è quello di dare spazio ai dehors dei diversi locali che si trovano sul litorale, e offrire spazi pedonali appropriati agli ospiti. Il mercato, invece, ha altre esigenze che nulla hanno a che vedere con il turismo e i giardini pubblici”.

E alla Marina troverebbe risposte adeguate? “Sicuramente sì. Le bancarelle del sabato in quel sito consentirebbero di raggiungere ben tre risultati positivi: rivitalizzare una zona commerciale attualmente compressa dalla crisi; far respirare veramente e definitivamente il centro città; calmierare generalmente i prezzi di vendita per attirare quanto più pubblico possibile”.

Ma i potenti rappresentanti di categoria degli ambulanti hanno più volte contestato e ottenuto di non trasferire le loro attività in zone che non fossero il ristretto centro. E per ora sono sempre stati ascoltati, a Varazze come altrove. Che possibilità ha questa proposta di essere quantomeno ascoltata?

“È una sfida che aspetta il Comune. Prima per dimostrare chi è il padrone di casa con un progetto definitivo per la città e non per gli ambulanti. E poi per offrire un’immagine finalmente moderna di Varazze che, sviluppando questa idea, potrebbe avvicinarsi a quella di molti centri della vicina Costa Azzurra”.