di Claudio Almanzi – La Curia ingauna ha comunicato i dati relativi all’attività dei Tribunali Ecclesiastici, che si occupano delle pratiche relative agli annullamenti matrimoniali, riguardanti nel 2009 i fedeli residenti nel Ponente ligure. Dalle cifre emerge la diminuzione delle pratiche rispetto all’anno precedente ed inoltre si tratta di cifre molto basse rispetto ai dati civili: “ I dati – dicono in Curia- registrati nel 2009 sono modesti, al confronto con le grandi cifre delle statistiche civili, riguardo a separazioni e divorzi, per quanto riguarda il territorio diocesano, che si estende su parte delle province di Savona, Imperia e Cuneo”.

Nel 2009 sono state gestite 24 cause per l’accertamento della nullità del matrimonio, mentre nel 2008 furono 36. Sono state fatte 96 audizioni (29 in meno rispetto all’anno precedente). “I capi di nullità invocati- dice don Bruno Scarpino, Vicario giudiziale- nelle cause gestite nell’anno appena trascorso sono stati numerosi: esclusione della prole, in 9 casi, l’esclusione della indissolubilità del vincolo coniugale (5), della fedeltà coniugale (1), grave timore incusso (1), errore doloso (1) grave difetto di discrezione di giudizio ( 13) e incapacità ad assumere gli oneri coniugali (12)”. Il totale dei capi di nullità invocati è maggiore del numero delle cause, perché, nello stesso procedimento, possono essere state proposte all’esame per l’annullamento diversi motivi di nullità.

“I dati – aggiungono in Curia- evidenziano che nell’anno 2009 le cause pervenute alla Sezione sono diminuite rispetto al 2008. Le ragioni di tale flessione possono essere diverse, ma non legate direttamente all’onere economico, perché molte cause, previa adeguata dimostrazione della necessità, sono state patrocinate gratuitamente dal Patrono pubblico”. Forse a portare alla diminuzione del numero di cause vi è stata una minore sensibilità tra i fedeli verso le situazioni matrimoniali irregolari.

Il Tribunale ecclesiastico di Albenga era stato aperto nel 2001 per venire incontro alle esigenze dei fedeli della Riviera di Ponente: “ Le distanze da Ventimiglia e Albenga a Genova- cocludono in Curia – sono davvero notevoli. Così nel 2001 apparve logico facilitare i fedeli che dovevano recarsi fino a Genova al Tribunale Ecclesiastico per deporre nelle cause di nullità. Così è nata l’idea di creare una sezione istruttoria ad Albenga, dove si incontrano ora le parti in caso di richiesta di annullamento di matrimonio o di convivenze irregolari”.