di Marco Melgrati – Premesso che io credo fermamente che gli stabilimenti balneari siano una delle primarie risorse dell’economia industriale ligure, che si basa sul Turismo, e che ritengo ci debba essere una sinergia tra le strutture ricettive, il tessuto commerciale e gli stabilimenti balneari e che gli stabilimenti balneari e la spiaggia siano un bene primario da tutelare.

Quando chiesi lo stato di calamità per le mareggiate che avevano eroso in maniera preoccupante le spiagge ad Alassio durante la scorsa stagione estiva, gli albergatori erano insorti, lamentando un danno di immagine terribile per la città. Credo invece di aver fatto bene, perché così abbiamo attivato i fondi regionali per il ripascimento immediato, unitamente ai fondi messi a disposizione dagli stabilimenti balneari e dal Comune di Alassio, ripristinando una normalità diversamente difficile da pensare. In seguito abbiamo pubblicizzato sui media nazionali che la situazione era tornata normale, e io stesso mi sono prestato come testimonial sui rotocalchi di gossip e non solo.

Senza la spiaggia sarebbe stato come invitare i turisti negli alberghi a sciare in montagna per la stagione invernale dicendo che c’è la neve e fargli trovare i prati verdi perché non è nevicato.

Personalmente sono sempre stato vicino agli stabilimenti balneari, soprattutto dopo la iniqua direttiva CE 123 del 2006, come, da albergatore, sono vicino ai problemi degli alberghi. Ero inoltre presente, unico amministratore tra quelli presenti oggi, a Roma alla grande manifestazione del 1 dicembre, a difendere gli interessi dei concessionari degli stabilimenti balneari.

Anche per gli stabilimenti balneari, come per gli alberghi, sono necessari da parte della Regione investimenti strutturali forti, che fino ad ora sono mancati o sono stati gravemente insufficienti.

Appare strano che il Presidente della Regione Liguria parli di depurazione e dei fondi europei messi a disposizione del Ponente, che a Suo dire non si mette d’accordo sui siti di depurazione, quando proprio sotto un governo di Sinistra nazionale, con la connivenza della Regione da Lui amministrata, e il supporto della giunta provinciale di sinistra, sono spariti 9.600.000 euro di fondi che l’accordo stato-regione precedente a Burlando aveva messo, sulla carta, a disposizione del depuratore di Alassio. Nonostante questo il Comune di Alassio ha affidato il Depuratore in Projet Financing alla soc. Severn Tent, che lo realizzerà nel breve termine, con un costo di depurazione per i cittadini allineato ai canoni già in essere per gli altri depuratori della provincia.

Ho voluto leggere nel mio intervento quanto segue, perché credo che quello che dico non possa essere equivocato o interpretato da un intervento “a braccio”:

È giusto che sappiate quali siano i provvedimenti cautelativi adottati dall’attuale giunta regionale al quadro che vi ho appena descritto. L’attuale giunta regionale ha praticamente eliminato i suoi, e quindi i vostri rappresentanti, presso il tavolo istituzionale al Parlamento Europeo di Bruxelles appositamente istituito e, senza attendere un dovuto riscontro da parte degli organi statali competenti in materia, ha redatto un disegno di legge che prevede la proroga della scadenza delle concessioni in essere e non più il rinnovo delle stesse. La medesima norma aggiunge che dopo tale scadenza, cito testualmente, “si procederà in conformità alle disposizioni nazionali vigenti”.

In pratica l’attuale giunta regionale ha già accettato le previsioni del parlamento europeo e si prepara, non a dare battaglia negli interessi dei suoi cittadini e contribuenti, ma piuttosto a predisporre la redazione di bandi pubblici per l’affidamento al miglior offerente, ovviamente anche straniero, di quelle che oggi sono le vostre imprese, costruite in anni ed anni di lavoro, vostro legittimo sostentamento economico.

Da parte mia, unico Sindaco del ponente ligure, mi sono già recato personalmente a Roma in occasione della riunione nazionale di categoria ivi svolta al fine di vedere riconosciuta la specificità del nostro settore del turismo ricreativo balneare ed ho espresso il mio formale dissenso al Presidente della Regione, sia in ordine all’incongruenza da parte dell’Ente regionale di legiferare su di una materia sulla quale nemmeno lo Stato si è ancora espresso, sia per le conseguenze pratiche che ricadranno sulla vostra categoria e di riflesso sull’economia ligure.

È mia ferma intenzione chiedere che la Regione Liguria si faccia promotrice a livello nazionale per concordare in sede europea sulla base dell’unicità, dell’originalità e della specificità del sistema italiano, una diversa applicazione per l’Italia della direttiva servizi n. 123/2006/CE riferita esplicitamente al settore balneare e ad istituire un apposito tavolo istituzionale con la partecipazione dei rappresentanti delle regioni, degli enti locali e delle associazioni rappresentative dei gestori degli stabilimenti balneari finalizzato a concordare i contenuti della nuova disciplina di regolamentazione delle concessioni demaniali marittime, con particolare riguardo alle tematiche relative ai tempi di applicazione alle aziende in esercizio, alla definizione del numero effettivo delle concessioni, dei criteri per il rilascio di nuove concessioni, della loro durata, dell’importo dei canoni concessori, il tutto a salvaguardia e tutela delle vostre attività e del vostro futuro.

* Marco Melgrati – Sindaco di Alassio