di Jan Casella – Come è facile intuire dalla mia posizione politica, comunista e anticapitalista, sono per una sanità a gestione pubblica. Ma la mia non è una posizione solo ideologica, deriva da considerazioni oggettive. Infatti, come bene ha evidenziato la puntata di Report sull’argomento, le convenzioni sono diventate un business della salute, ed è in questi rapporti che spesso emergono fatti di sperpero di denaro pubblico se non addirittura episodi di corruzione.

È da questa prospettiva che noi di Rifondazione comunista – Federazione della Sinistra guardiamo alla ormai prossima stipula della convenzione, per un importo di 2 Milioni di € o più, per il servizio della riabilitazione con la clinica S. Michele di Albenga. Una convenzione che risolve il problema occupazionale facendo uscire dalla cassa integrazione i lavoratori, ma lo fa in maniera temporanea, poiché come ha già fatto intendere la proprietà della clinica, sarà necessaria una seconda convenzione, e poi di successivi rinnovi e cosi via, in un circolo vizioso tutto giocato col ricatto occupazionale, sulla testa dei lavoratori/trici.

In pratica si stanno portando avanti politiche assistenziali, ma ad essere assistiti sono i nuovi signori della sanità privata, quelli che non rischiano, usano soldi pubblici, e quando non va più bene, si mettono al coperto e non ci rimettono mai niente.

Insomma se proprio servono gli imprenditori almeno che abbiano soldi propri e che rischino del loro, altrimenti possiamo benissimo farne a meno. Troviamo soluzioni diverse per dare il servizio e per salvaguardare i posti di lavoro magari attraverso strutture pubbliche.

* Jan Casella – Candidato della Federazione della Sinistra al Consiglio regionale ligure