Regionali Liguria: Biasotti incontra l'Associazione dei Primari Ospedalieri e visita Villa Scassi

Due impegni diversi, ma entrambi dedicati al mondo della sanità ligure. Sono quelli che hanno visto protagonista l’onorevole Sandro Biasotti, candidato presidente della Regione. Lunedì sera ha incontrato i medici liguri dell’Anpo, Associazione Nazionale Primari Ospedalieri, nel corso di un convegno allo Starhotel di Genova. Relatore nel corso del dibattito, introdotto da Mario Pilade parodi, presidente da Aipo, e organizzato da Paolo Tanganelli, primario neurologo Asl 3, Carlo Luigi Bottaro, primario di patologia clinica Asl 3, Gian Maria Zavarise, primario medico Asl 3, Nicolò Piersantelli, già primario Galliera e tesoriere regionale Anpo, Giuseppe Romagnoli, già primario ospedaliero a Savona e rappresentante della giunta nazionale Anpo.

In platea circa duecento medici di tutta la Liguria. Biasotti, nel suo intervento, ha risposto a molte domande. La prima sul tema del bilancio sanitario, spiegando con i dati appena ricevuti dal ministero del tesoro che «Non è vero che la sinistra ha risanato il bilancio regionale. I dati di Burlando sono taroccati. Ha messo le mani nelle tasche dei Liguri ma non ha risanato nulla». E’ stato l’unico intervento dedicato al tema del bilancio. Per il resto si è parlato dell’equilibrio da rivedere tra i direttori generali e i medici: «Oggi non funziona, i dirigenti hanno troppa autonomia e coinvolgono poco i medici. Questo deve cambiare, anche e soprattutto per quanto riguarda le nomine». Sul fronte strutturale: «E’ stato un errore stralciare l’ospedale di vallata. Anche per le case della Salute, come la Fiumara che ho inaugurato io, si deve ripartire. Bisogna anche dare autonomia vera a Villa Scassi e al Santa Corona». Poi, rispetto al rapporto tra politica e sanità: «Occorre che la politica faccia un passo indietro. Bisogna che le scelte e le nomine siano meritocratiche e questo è il mio impegno assoluto». L’ultimo passaggio ha riguardato le fughe dei primari: «Bisogna invertire la rotta, valorizzare le nostre professionalità e porre un limite a questo fenomeno. I Liguri devono curarsi in Liguria».

Questa Ieri mattina, frattanto, Biasotti ha visitato l’ospedale di Villa Scassi, su richiesta del personale medico e infermieristico: «Ci sono grandi problemi da risolvere; il restiling fatto dalla sinistra a qualche settimana dalle elezioni tenta di nascondere una situazione che non va. Ho ascoltato molte lamentele da parte di tutti: degenti e personale».