di Mary Caridi – In ogni angolo della città, agli angoli, nelle piazze, sul lungomare e nei punti di passaggio, posizionato nel punto  strategico del passaggio  cittadini, svetta il Gazebo. Ogni candidato è diventato creativo per promuvere il proprio nome e la lista.

Quello in piazza del Popolo, con la candidata Rosy Guarnieri che ha ideato una campagna di attacco,  poi per addolcire e softtere il suo avversario ha fatto confezionare bustine di zucchero e il caffè del ” risveglio” ingauno. Quello conteso, tra Bruno Robello De Filippis e Vittorio Varalli, entrambi avvocati  e avversari politicamente. Episodio concluso con lo ” sfratto”.

Quello dell’Udc e con il candidato Fabrizio Isolica nelle vesti di gentiluomo ad omaggiare le signore non solo di mimosa, ma anche di kit con specchio e ago e fili. Poi Bessone, il più intraprendente, gazebo a Pontelungo e auto con altoparlante a ricordare che è uno dei candidati.

Albenga vive così le giornate che precedono il voto che dovrà dare una guida alla città. battibecchi, dispetti e attacchi su tutto, dal verde alla contestazione dei sondaggi. Tutto per creare nervosimo nell’avversario e per portare a casa qualche voto in più. Centro destra in attacco, centro sinistra in difesa a schivare i colpi che arrivano in questa battaglia elettorale senza esclusione di colpi. Albenga sede di un ring che porta al voto  due soli candidati , in uno scontro diretto che garantisce una campagna forte e virile. Inutili e inascoltati gli appelli alla correttezza e ad adottare toni più pacati rivolti dai candidati moderati,  Isolica e Tabbò.