di Fabrizio Pinna – “Sono i progetti e le persone che fanno le ‘cose concrete’ e non le sigle degli schieramenti”. Angelo Berlangeri (lista “Noi per Claudio Burlando”), nel tardo pomeriggio di sabato ad Albenga al Caprice per un aperitivo elettorale, respinge così ancora una volta le critiche di “incoerenza” avanzate in ultimo – in un attacco polemico rivolto a Burlando – proprio da un esponente ingauno, Angelo Barbero, candidato nel collegio di Savona nelle liste antagoniste del Pdl per le regionali liguri di fine marzo.

“La storia di questa mia candidatura è simile a quanto ho fatto a Finale Ligure in occasione della candidatura con Flaminio Richeri”, ribadisce Berlangeri ad “Albenga Corsara”. “Io scelgo ‘globalmente’ le persone e i progetti; quando ho accettato la candidatura per Finale Ligure ho scelto una persona di grande valore, il sindaco Flaminio Richeri – il quale ha dimostrato di esserlo nei fatti anche con il consenso che ha avuto nella seconda elezione – e ho scelto un progetto che era quello di creare un assessorato alle attività produttive di Finale Ligure, mettendo insieme turismo, commercio, artigianato, demanio e uno sportello unico per le attività produttive. Era un progetto innovativo che mi affascinava particolarmente: lo abbiamo fatto e abbiamo avuto anche risultati sufficientemente validi”.

“Anche in questo caso – prosegue Angelo Berlangeri – ho scelto una persona di valore, il presidente Claudio Burlando, persona che io stimo per la fiducia reciproca che è nata nei tre anni di lavoro in cui sono stato direttore dell’agenzia turistica In Liguria, e un progetto, cioè quello di costruire un nuovo modo di fare l’assessorato al turismo, un assessorato che si occupa di politica economica/turistica e non soltanto di promozione e di organizzare manifestazioni ed eventi in Liguria, che pure sono importanti ma sono soltanto l’ultima parte della costruzione di un ‘prodotto’ turistico”.

“Così come allora, nel caso di Finale, ho scelto una persona e un progetto, così adesso ho scelto una persona e un progetto che mi è stato proposto e io condivido e apprezzo. Credo che Burlando sia una persona di assoluta fiducia e di affidabilità – conclude Berlangeri – e quindi ‘ci metto la faccia’ e la voglia di fare così come ce l’ho messa allora, indipendentemente dalla ‘collocazione delle idee’: sono i progetti e le persone che fanno le ‘cose concrete’ e non le sigle degli schieramenti”.