Angelo Barbero (PdL) ha sottoscritto le richieste del Forum delle famiglie

“È stata consegnata, questa mattina, al Direttivo del Centro Aiuto Vita-ingauno, la prima adesione di un candidato regionale alle richieste del Forum delle Associazioni Familiari e della Federvita Liguria. Una regione a misura di famiglia è, infatti, la proposta di politica familiare per i candidati alle elezioni regionali del 2010. Angelo Barbero, candidato della PDL in provincia di Savona per la Regione Liguria, ha sottoscritto il manifesto del Forum delle famiglie, di cui fa parte anche il Movimento per la Vita nazionale. Piena adesione, dunque, al progetto di una regione a misura di famiglia, dove saranno protette le relazioni coniugale e genitoriale/filiale quali fondamenti della famiglia e della società e al sostegno delle famiglie e della maternità, nell’accoglienza della vita dal concepimento alla morte naturale”. Lo dichiara Eraldo Ciangherotti, presidente della Federvita Liguria.

“Inoltre, tra le priorità per la prossima legislatura –  continua Ciangherotti – Angelo Barbero ha dichiarato tutto il suo impegno di consigliere della PDL su tre proposte urgenti: la revisione della legge regionale n. 52/2009 (“norme contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere”) e adozione di una normativa regionale quadro che garantisca la tutela e promozione della famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, nel rispetto e nella piena attuazione degli articoli 29, 30 e 31 della Costituzione; l’introduzione dell’obbligatorietà del parere preventivo della consulta regionale della famiglia su leggi e provvedimenti ad impatto familiare (v.i.f: valutazione di impatto familiare) e infine la valorizzazione dei carichi familiari nella determinazione del reddito a fini fiscali e di accesso ai servizi ed alle agevolazioni per la persona e la famiglia (“quoziente Parma”). Ci auguriamo che seguano anche altre adesioni, al di là del colore partitico, perchè la tutela e la promozione della vita umana siano sempre al centro delle istituzioni”. Conclude Ciangherotti.