Elsa Roncallo (Pd): “Alcune riflessioni sulla campagna elettorale ligure”

di Elsa Roncallo – Nel coro delle autopromozioni elettorali alle quali partecipo come tutti, con manifesti, comunicati radio e “santini” credo sia difficile per l’elettore distinguerci l’uno dagli altri: tutti abbiamo fatto e tutti promettiamo di fare. A questo punto però deve, e non può essere altrimenti, entrare in gioco la credibilità personale.

Di fronte a quanto accaduto in Lombardia e nel Lazio, preceduto lo scorso anno da quanto accaduto in provincia di Savona dove la mancanza del rispetto delle regole nella presentazione delle liste da parte del centro-destra ha costretto a appelli, sentenze del TAR, pronunciamenti vari, i cittadini devono fare una prima discriminazione tra coloro che chiedono il loro voto.

Al di là delle ideologie come riporre la propria fiducia in chi si è rivelato incompetente e insieme arrogante, perché dopo aver sbagliato non si è mai scusato ma ha invocato il diritto ad “esserci” comunque; quale attendibilità anche per la realizzazione di programmi per i quali sempre più spesso si vuol far intendere di aver realizzato per il solo fatto di averli enunciati!

In regione Liguria un esempio significativo è la gestione della Sanità, un settore che riguarda tutti. Dal 2000 al 2005 si è arrivati a un disavanzo di 850 milioni di euro mentre tutti i cittadini concorrevano con il pagamento dei tickets sui medicinali. Dal 2005 al 2010, con l’amministrazione Burlando si è portato in pari il bilancio mantenendo la gratuità per i generici. Abbiamo o no buone ragioni di valutare che il centro sinistra è stato più capace di tutelare i Liguri e nonostante il periodo di grave crisi economica in cui ha governato?

Io sono iscritta e dirigente a livello locale e regionale del Partito democratico e ne posso vantare la grande capacità di proposta, l’assunzione di responsabilità e la ferma volontà di rinnovamento. All’interno dell’ampia coalizione sostenitrice di Burlando alle prossime elezioni regionali, che va da Rifondazione comunista all’Unione di Centro, il contributo di donne e uomini del PD, capaci e di idee avanzate, è in grado di tradurre in azione concreta il programma amministrativo.

Di questa concretezza ed efficienza credo di aver dato prova personale, a livello locale, nei 14 anni in cui ho amministrato Varazze e queste doti riscontro e pretendo in chi presenta la propria candidatura a consigliere regionale.

La Liguria sta subendo come le altre regioni i contraccolpi della crisi economica quindi deve continuare il suo compito di salvaguardia sociale a chi ha perso o rischia di perdere il posto di lavoro attraverso le molte risorse di copertura economica a sostegno degli affitti, della cassa integrazione in deroga, del diritto allo studio ma deve insieme velocizzare le trasformazioni e innovazioni delle strutture portuali, delle infrastrutture, delle energie alternative e delle tecnologie avanzate, con risorse pubbliche e senza sprechi.

Ho chiesto in particolare la stessa attenzione per le piccole e medie imprese anche operative nel sociale come per grandi centri occupazionali di Varazze: i cantieri Baglietto e la cartiera verde Romanello. L’amministrazione uscente ha mostrato di saperlo fare: deve continuare il suo lavoro a beneficio di tutti.

* Elsa Roncallo – candidata Consiglio Regione Liguria nel collegio di Savona, lista Pd