di Walter Massa -In questi giorni bui per l’informazione pubblica, che vede oscurati programmi televisivi di informazione e di opinione, rischia di passare sotto tono un altro grave provvedimento emesso in danno della pluralità di informazione.

Con l’approvazione definitiva al Senato del cosiddetto “decreto Milleproroghe” si rischia di spegnere la voce di tante radio e tv locali e di ridurne l’autonomia e l’indipendenza.

Pur salvando (ma solo per il 2009) la stampa, le radio di partito e le tv satellitari, il decreto sopprime i contributi all’emittenza locale, cancellando il diritto ai rimborsi parziali per l’energia, le agenzie e il satellite, e riduce del 50% i contributi destinati ai giornali editi e diffusi all’estero e ai giornali dei consumatori.

Ciò è ancor più grave perchè si interviene retroattivamente sui bilanci aziendali dell’anno passato.

Un provvedimento del tutto sbagliato perchè riduce al silenzio la voce di tante emittenti radiofoniche e tv locali che quotidianamente informano i cittadini. Ricordiamo che anche in Liguria, pur con tutte le difficoltà, sono ancora molte le emittenti radiofoniche e televisive che hanno resisitito alle lusinghe economiche dei grandi network, riuscendo tra mille difficoltà a continuare le proprie trasmissioni in piena autonomia, dando un servizio incomparabile di informazione alle comunità locali.

Arci Liguria  con i suoi  365 circoli presenti in tutta la Regione, lancia un appello a tutti i deputati e senatori, ai partiti, alle associazioni, alla Federazione nazionale della stampa italiana, all’Ordine dei giornalisti, a tutte le emittenti locali affinchè premano sul Governo per riaprire la discussione sulle sovvenzioni pubbliche, indispensabili per far sopravvivere la pluralità dell’informazione nel Paese e per salvare centinaia di posti di lavoro.

Privare i cittadini della possibilità di conoscere la realtà profonda del Paese e di un controllo, libero e indipendente, del potere diffuso rappresenta anche una limitazione della vita democratica. L’Arci, ancora una volta non ci sta.

* Walter Massa – Presidente ARCI Liguria

Per aderire all’appello: cultura@arci.it http://www.arci.it