di Enrico Bessone – Ad Albenga, il bene comune della città diventa il bene personale di un singolo. Si, è proprio così. Di fatto, le aiuole della prossima “Fior d’Albenga”, quest’anno, per la prima e speriamo ultima volta, saranno affidate ad un’azienda agricola di Borghetto S.S. E’ vergognoso che la manifestazione cittadina “fior d’Albenga” da sempre, anche all’inizio dell’amministrazione Tabbò, considerata come una iniziativa di “forte rilancio dell’imprenditorialità turistica locale, da attuarsi mediante un’attività di valorizzazione delle eccellenze orto-floricole, enologiche e della gastronomia nonchè della peculiarità storiche, artistiche e del paesaggio”, (come recita la delibera di Giunta del sindaco uscente), oggi, a fine mandato dell’amministrazione, sia diventata una clamorosa marchetta preelettorale al servizio di chi si occupa dei lavori pubblici della città.

Infatti, incredibile a dirsi, ma il sindaco Tabbò, attraverso una determina del 3 marzo 2010, a firma del Direttore di Area IV, Ing. Danilo Burastero, ha affidato ad esterni “il servizio di realizzazione delle aiuole del centro storico per l’evento Fior d’Albenga, edizione 2010, mediante procedura negoziata”. Si, infatti pare che di sei ditte invitate su chiamata a partecipare alla gara, secondo quanto previsto per legge, solo due siano di Albenga e, guarda caso, a vincere l’appalto sia proprio una ditta esterna alla nostra città. Un’azienda agricola di Borghetto S.S., a nome Floricoltura-Vivai Michelini, che, quest’anno, per 78.000 euro complessivi (65.000 euro + 13.000 iva) provvederà alla realizzazione delle aiuole fiorite all’interno del centro storico. La spesa stanziata dal Comune troverà copertura nel bilancio esercizio 2010- cap. 3255 spese per manutenzione verde pubblico e realizzazione evento Fior Di Albenga.

Perché il Sindaco Tabbò accetta che i suoi attuali e futuri collaboratori dei lavori pubblici spartiscano in questo modo la torta di fior d’Albenga? Perché le tante edizioni già organizzate da Floras negli anni passati ad un costo pari a 26.000 euro non vanno più bene quest’anno? Sarà mica che il Sindaco Tabbò ha dovuto chinare la testa e rispondere “signor si” a chi, un po’ a rotazione, ha fatto il suo burattinaio? Prima o poi tutti questi appalti del verde pubblico, gestiti in maniera discutibile e affidati sempre ad aziende agricole esterne, come già accaduto per la piantumazione dei nuovi alberi della città, diventeranno schiaffi sonori alla faccia della giunta di centro sinistra, che, inevitabilmente, sarà punita alle prossime elezioni amministrative.

*  Enrico Bessone – candidato nella PDL con Rosy Guarnieri sindaco del centrodestra.