Incontrando i rappresentanti degli albergatori, Sandro Biasotti, candidato presidente della Regione Liguria, ha ribadito la sua formula per il rilancio di un settore “depresso da cinque anni disastrosi” per il comparto: “I numeri confermano un calo di presenze e arrivi, dunque bisogna reagire. Agli albergatori ho ribadito, su loro richiesta, la necessità di abolire la legge Ruggeri, che non per caso prende il nome da un assessore di sinistra. Bisogna che il vincolo alberghiero riguardi le strutture ricettive operative e non sia legato all’edificio. Oggi si rischia di avere tanti edifici vuoti e inutilizzati per colpa dei laccioli della sinistra”.

Con la categoria, Biasotti ha siglato un vero e proprio patto di legislatura: “Prima di tutto si deve abolire la legge 1, il testo unico, che non funziona. Poi si deve intervenire sull’accessibilità. È evidente che non si può prescindere da migliori collegamenti per fare arrivare i turisti. Le ferrovie devono funzionare meglio, con più collegamenti anche al sabato e alla domenica, quando invece assistiamo al taglio dei treni regionali; l’aeroporto Colombo deve togliersi dalla posizione di fanalino di coda, nel quale è stato fatto finire in questi anni. Dobbiamo aiutare gli albergatori a diventare proprietari dei muri, perché così investiranno nelle loro imprese”.

Alla categoria ha anche fatto una proposta rispetto alla dirigenza regionale: “Ho chiesto agli albergatori di darmi i nomi dei dirigenti che vorrebbero alla guida del dipartimento regionale. Se vincerò seguirò le loro indicazioni”. Per quanto riguarda i finanziamenti, “senza i quali nulla può essere realizzato, da un paio d’anni il turismo è tra i settori economici industriali, che possono quindi accedere a finanziamenti importanti. Il problema è che per trattare con Bruxelles bisogna essere credibili e questa giunta di sinistra, purtroppo per la Liguria, non lo è”, ha concluso Biasotti.