Sandro Biasotti, candidato presidente della Regione Liguria, risponde alle dichiarazioni di Pierferdinando Casini, quest’oggi in Liguria. «All’amico Casini, che ha evidentemente smarrito la bussola, voglio dire che vincerò anche grazie al voto di quell’elettorato che oggi in Liguria ha lasciato l’Udc. Del resto anche i recenti sondaggi vedono dimezzate le percentuali del partito di Casini. Davvero non capisco le scelte di Casini, l’atteggiamento ondivago del suo partito. Forse non lo capisco perchè non sono un politico, ma francamente preferisco continuare a essere coerente con me stesso e i miei valori».

Pieferdinando Casini ha cercato di difendere la scelta dell’Udc di allearsi con Burlando e i i comunisti massimalisti: «Casini non ci ha convinti per nulla e soprattutto non convince l’elettorato moderato. Noto anche un forte imbarazzo da parte dello stesso Casini quando ammette che il cosiddetto modello ligure non è esportabile. Ricordo che appena lo scorso novembre Casini aveva richiesto a Burlando di rinunciare all’accordo con la sinistra radicale. Poi ha cambiato idea senza spiegare ai suoi stessi elettori il perché». Ma non si tratta dell’unica inversione a 180 gradi di Casini, sostiene Biasotti: «Solo ieri ha definito “un errore politico gravissimo” la manifestazione del centrosinistra di sabato scorso contro il governo, ma oggi sta facendo il tour della Liguria a sostenere gli stessi uomini della sinistra che erano in piazza a Genova. Casini non vuole i comunisti ma si allea con loro, respinge con sdegno il popolo “viola” e poi ci va a passeggio, vorrebbe difendere i valori cristiani della famiglia ma è disposto a fare campagna elettorale insieme a Burlando, che ha votato la legge sull’omofobia e non ha alcuna intenzione di firmare il Manifesto del Forum Famiglie».