di Fabrizio Pinna – Piazza del Popolo stracolma ad Albenga per l’attesa visita di Umberto Bossi che ha lanciato il rush finale per la campagna elettorale di Rosy Guarnieri: “se vincerai, verremo a festeggiarti”; “noi non lasciamo mai i ‘nostri’ soli”, ha detto il leader storico della Lega che ha apprezzato l’arringa vigorosa della candidato sindaco ingauna. “Simpatia” ricambiata a fine comizio – prima della partenza di Bossi per Genova dov’era atteso per l’ultima sua tappa ligure della giornata – con la consegna di prodotti olivicoli di una azienda agricola ingauna, uno dei punti forti tradizionali dell’economia di Albenga.

Non a caso sul palco, al fianco di Bossi oggi c’era anche il ministro per le politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia – che nel tardo pomeriggio ha incontrato anche i vertici locali della Coldiretti – oltre alla vicepresidente del senato Rosi Mauro. Il federalismo fiscale, le politiche agricole e della sicurezza, cavalli di battaglia del carroccio, sono i temi risuonati più volte durante il comizio, variamente ripetuti da Umberto Bossi e dai due parlamentari della Lega come vittorie da ascrivere al partito.

Tra gli applausi dei sostenitori locali del centrodestra, veemente l’oratoria della candidata sindaco Rosy Guarnieri che naturalmente non ha risparmiato duri attacchi frontali agli avversari del centro sinistra, accusati di fare una campagna elettorale scorretta mettendo in giro false voci, come quella di voler istituire ad Albenga un CIE (“vergognatevi – ha detto – il CIE io lo farei a casa del sindaco [Tabbò] che per lungo tempo non si è neanche accorto di avere una casa di tolleranza sulla testa e abbiamo dovuto dirglielo noi”) e ostacolando la sua presenza “nelle frazioni” non consentendole di “far conoscere il programma del centro destra”. “Dicono che io sono rozza; io rispondo: meglio rozza che disonesta” ha infine rilanciato la sfida dal palco tra le acclamazioni di assenso, “perché sono certa di voler lavorare per la mia gente e per Albenga e per questo prendo formale impegno”.

Ad applaudirla sul palco questa volta non mancavano, dopo qualche polemica dei giorni scorsi anche esponenti locali di spicco degli altri partiti del centro destra, a partire dal pidiellino presidente della provincia e sindaco di Loano Angelo Vaccarezza.