Liguria: l'aglio di Vessalico in corsa verso la Dop dell'Unione Europea

Dalla Valle Arroscia, nell’Imperiese a Bruxelles, per ottenere la Dop-denominazione di Origine Protetta dall’Unione Europea, prestigioso riconoscimento già ottenuto dalla Liguria con le acciughe sotto sale e il basilico genovese e che, nei prossimi mesi, potrebbe incoronare anche la focaccia col formaggio di Recco.

Questa volta è toccato all’aglio di Vessalico, già presidio Slow Food, compiere il primo passo, con la richiesta di certificazione Dop presentata alla Regione Liguria e al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari. Un passaggio importante per arrivare al traguardo europeo, con il sostegno dell’assessorato all’Agricoltura regionale.

L’aglio bianco di Vessalico, al quale ogni anno, il 2 luglio, nel piccolo borgo dell’imperiese viene dedicata una grande festa, è un prodotto tradizionale agroalimentare ligure da una decina d’anni inserito nell’apposito elenco nazionale proprio su segnalazione della Regione Liguria.

Coltivato, intrecciato e confezionato in originali treccie da oltre una quarantina di aziende locali, di cui diverse formate da giovani agricoltori, in un area di 15 ettari, l’aglio di Vessalico, è molto apprezzato dai gourmet per l’alta qualità e la raffinatezza del sapore.

Una coltivazione molto importante per l’economia agricola della Valle Arroscia, anche per arrestare la tendenza all’abbandono dei terreni. Una strategia di innovazione sostenuta dalla Regione Liguria, convinta che la Dop all’aglio di Vessalico, insieme con gli altri prodotti di eccellenza del territorio della Valle Arroscia, come i vini Pigato, Ormeasco e Vermentino e l’olio extravergine di oliva taggiasca Dop possa ampliare l’offerta turistica ed enogastronomia della vallata. La richiesta è stata avanzata dal comitato promotore “Aglio Dop di Vessalico” Alberto Marini.