Gassificatore a Scarpino: critiche da Francesca Bina (Verdi)

di Francesca Bina – Questa mattina ci siamo trovati associazioni, comitati, liberi cittadini e politici da sempre impegnati contro le politiche dell’incenerimento davanti a palazzo Tursi per assistere alla presentazione del piano di fattibilità del gassificatore a Scarpino. Pensavamo di entrare ad ascoltare quella che già avevano deciso sarebbe stata la sorte di noi cittadini.

Ma non ci è stato permesso neanche questo, perché una schiera di vigili ha impedito l’entrata a chiunque non fosse impiegato all’interno della struttura o avesse ricevuto l’apposito invito. È stata una prepotenza che ancora mi brucia sulla pelle.

Dopo varie contrattazioni tra alcuni consiglieri e l’amministrazione è stata proposta l’entrata di solo cinque persone, concessione che non abbiamo accettato, o tutti o nessuno, e ovviamente per tutti si intendeva tanti quanti erano i posti liberi rimasti, dopo gli invitati e dopo i dipendenti Amiu come dichiarato dal vigile alla porta.

Alla fine…nessuno.

I cittadini sono rimasti fuori e del piano di fattibilità hanno parlato fra loro, addetti ai lavori..

Poco fa l’assessore al ciclo dei rifiuti Senesi ha rilasciato un’intervista a Primo canale dichiarando che a differenza dell’inceneritore il gassificatore non produce ceneri ma inerti, questo è vero, si è però dimenticato di dire che un gassificatore ha comunque emissioni in aria di diossine e nano particelle come un inceneritore, che, non mi stancherò mai di ripetere verranno assorbite dal terreno entrando cosi` nel ciclo alimentare minando gravemente la nostra salute. Nello specifico, parlando di scarpino intaccheranno anche le falde acquifere e i bacini del Gorzente e della Busalletta che alimentano gli acquedotti dei genovesi.

Vogliamo iniziare invece a fare una seria raccolta differenziata? A dicembre 2009 avremmo dovuto essere al 50% , ad oggi siamo ancora al 22%: impossibile pensare di raggiungere il 65% entro 2anni con questo metodo di “raccolta stradale” Ancora una volta mi sento di dire basta! Iniziamo a parlare di differenziata seria col metodo del “porta porta”, poi parleremo dell’impianto finale.

* Francesca Bina – candidata dei Verdi nella Provincia di Genova alle Regionali Liguria