di Alberto Passino – In questa campagna elettorale della Guarnieri e della Lega Nord, molti sono stati gli argomenti “sfiorati”. Sicuramente l’unico argomento “trattato” è stato la sicurezza, in un modo per altro molto soggettivo. Troppo poco si è discusso delle frazioni e di un loro rilancio in termini turistici e culturali. Non voglio cogliere le provocazioni di questi ultimi giorni che con articoli e commenti agli stessi hanno cercato di attaccarmi, per altro riuscendo miseramente e palesando caso mai l’inesperienza altrui, né voglio addentrarmi nel “caso Messina” che è scoppiato in queste ultime ore. Credo che una persona sia innocente fino all’ultimo grado di giudizio e questo non lo dico perché conosco il soggetto interessato, tutt’altro, ma perché credo nel nostro ordinamento giuridico, anche se penso che la “lettera in questione”sia stata una cosa poco ponderata e sicuramente non un vantaggio per il centro destra.

Le frazioni sono un valore aggiunto all’economia della piana ingauna e se si riuscisse ad incentivare ancora di più una mentalità che punti anche sui borghi ed i paesi dell’entroterra (e quindi in generale delle realtà frazionali) tutti ne avrebbero giovamento. Il mio impegno davanti agli elettori è per le frazioni e la cultura, ancora meglio “la cultura delle frazioni!!” che può avvenire solo con un impegno di interazione e sinergia tra le varie forze in campo, ed i vari enti da coinvolgere, primi fra tutti la Soprintendenza ai bene culturali della Regione Liguria. I Comitati civici da tempo sul territorio (attivi fin dalla giunta Zunino) non hanno avuto il giusto indirizzo. I comitati civici devono essere gli interlocutori dell’assessorato alle frazioni e a tutti gli altri assessorati del comune. Devono essere non solo un organo di segnalazione e denuncia, come lo sono stati fino ad oggi, ma anche un gruppo di lavoro dello stesso assessore alle frazioni, che bimestralmente incontri e coordini manifestazioni atte a valorizzare di concerto con l’assessorato alla cultura e turismo le nostre 6 frazioni.

La sinergia con gli storici dell’arte, la curia, con l’istituto studi liguri e la stessa società di palazzo Oddo potrebbe dare vita a itinerari organizzati che consentiranno ai flussi turistici di poter visitare il nostro entroterra ed i nostri borghi, proponendo un tour culturale della pittura quattrocentesca affrescata nelle chiese più antiche e molto altro ancora; di certo dando lustro e visibilità ai nostri tesori più nascosti. Tale sforzo gioverebbe anche all’economia delle frazioni perché se l’organizzazione sarà meticolosa e approfondita ogni fine settimana variando l’ordine delle tappe da visitare, a turno si potrebbe anche incrementare il commercio enogastronomico di una frazione piuttosto che un’altra facendo pausa pranzo in un ristorante del luogo che proponga prodotti tipici. I ristoratori convenzionati che accoglieranno questo progetto potranno periodicamente vedere incrementare i loro incassi e la frazione potrà vivere un risveglio turistico-culturale. Tutto questo se ben coordinato avrà costi accessibilissimi per i turisti, si tratterebbe solo di stipulare una convenzione con una società di pulman per il trasporto dei turisti possibilmente con mezzi ecologici tanto per ribadire il concetto che se volgiamo valorizzare la nostra terra dobbiamo farlo su tutto! Poi coinvolgendo laureandi in restauro come lo sono stato io o in conservazione ai beni culturali ecc si potrebbe dare un servizio guidato ai vari siti artistico storici senza che questo comporti alcun costo se realizzato con stagisti volenterosi.

Dove c’è più frequentazione della gente e vita in genere, c’è meno possibilità di zone poco frequentate ed illuminate ove il degrado, lo spaccio e quindi il delinquente ha modo di corrompere la bellezza dei nostri centri abitati. La sicurezza è un bene comune e si raggiunge solo attraverso politiche bilanciate ed equilibrate senza colpi di testa o ronde di cittadini made in LEGA.

* Alberto Passino, candidato consigliere comunale nella lista “è Albenga” con Antonello Tabbò sindaco.