Vincenzo Damonte (pd) : dalla destra solo slogan, nessun programma per la città

di Vincenzo Damonte – Questa è stata una campagna elettorale dove la destra non ha parlato di   programmi, una campagna assolutamente priva di contenuti. Non hanno detto  cosa farebbero se dovessero vincere le elezioni. Hanno fatto grandi proclami,  scimmiottando  quello che la lega dice in campo nazionale,   abbiamo addirittura visto coloriti manifesti dove si dice “Roma ladrona, la lega non perdona”, come se a Roma ci fosse Tabbò e non Bossi e Berlusconi. Alcuni candidati dicono delle cose prive di fondamento, con la mancanza totale di conoscenza dei problemi. Lo sanno cosa c’è dietro l’ approvazione da parte della regione del porto turistico?

Avremmo voluto che vi fossero risposte nel merito.  Faccio un esempio di come  avrebbero potuto parlare di programmi, dicendo quali sono i loro: ‘sul  porto noi non siamo d’accordo deve l’avete pensato  voi, noi lo vorremmo fare in un altro posto’, indicando la zona. Oppure, ‘non siamo d’accordo sulla politica che avete fatto per quanto riguarda il  PUV (piano di valorizzazizone delle aree militari), noi vorremmo fare un altra cosa’. No. Non è andata così! Non hanno mai parlato di programmi, hanno solo mosso delle critiche, senza mai dire però come agirebbero loro se avessero  in futuro l’opportunità di dover decidere. Ci hanno solo  detto  che il 10 agosto vogliono fare i fuochi di artificio al mare. Ci hanno detto che non dovevamo fare le gare di appalto per integrare il patrimonio arboreo. Ci hanno dettto non solo che non dovevamo fare quelle gare di appalto, ma addirittura mi hanno accusato di fare tanti lavori in questo periodo.  Non sanno che dietro un lavoro che parte oggi, come minimo l’iter è partito almeno un anno fa? C’è una non conoscenza dei problemi che dovrebbe come minimo far riflettere. Al di là degli slogan più o meno preconfezionati altrove e che non c’entrano nulla con Albenga,  esiste un vuoto programmatico e una semplificazione  preocccupante che lascia sgomenti.

Solo tante parole. Sicurezza, sicurezza, sicurezza! Io sfido la candidata Guarnieri a dirmi dov’è un’altra città in Liguria  che abbia speso quello che abbiamo speso noi sul sistema di videosorveglianza o per illuminare certe zone della città. Chissà perchè Alassio o Ceriale, dove avvengono gli stessi reati di Albenga, va bene così, qui da noi  invece se capita qualcosa la colpa è del Sindaco. Ho il dubbio che loro se venissero eletti istituiscano l’assessorato alla paura. Un pochino come il Ministro della Paura interpretato da Albanese. L’assessorato alla paura  che dovrebbe essere una sorta di terrorismo psicologico nei confronti dei cittadini di Albenga, con qualcuno che li impaurisce, perché  la nostra paura corrisponde al loro tornaconto elettorale. Questo ad Albenga noi non lo vogliamo, perchè con certe affermazioni esagerate hanno già danneggiato abbastannza  l’immagine della nostra bella città.

In effetti ora  ricordo che  una proposta l’hanno fatta: tornare al passato sulla raccolta dei rifiuti.  Sulla differenziata va precisato che Ecoalbenga era in stato fallimentare e solo oggi dopo tutti gli interventi che sono stati fatti  è tornata in pareggio, Albenga è stata premiata come cittadina virtuosa e i cittadini hanno recepito bene il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti, dunque di cosa stanno parlando? Sono convinto che i cittadini sapranno scegliere per il bene di Albenga, riconfermando il Sindaco Tabbò.

* Vincenzo Damonte,  assessore ai lavori pubblici amministrazione Tabbò, candidato nella lista del partito democratico con Tabbò