di Mary Caridi – Albenga – Anche il partito di Casini, Udc, ha inviato uno dei suoi uomini di punta nella cittadina ingauna a sostegno di Tabbò.  La “gestione” del partito passata nelle mani esperte di Delfino, alle prese con la totale riorganizzazione di un partito che era allo sbando e privo di un direttivo operativo,  pare ora aver trovato in Alberto Delfino, una mano ferma che faccia uscire l’udc dall’impasse. Non senza polemiche o abbandoni plateali, come quello di alcuni esponenti passati armi e bagagli con la destra della Guarnieri. La presenza del Prof. D’Onofrio che ha esordito così nella splendida piazzetta San Michele, al Carpe Diem : ” non chiamatemi senatore, sono un semplice professore, la carica che rivestivo non è titolo che desidero usiate, ora sono un professore che milita nell’UDC”, ha aggiunto. Sorprendente semplicità se si pensa alla sua ricca storia politica e considerato che ha persino fatto il Ministro nella settima legislatura con Andreotti. Per arrivare alla recente attività politica,  Francescco D’Onofrio, nel 2006 viene eletto senatore ed è capogruppo dell’UDC. Nelle ultime tre legislature, D’Onofrio ha fatto parte di molteplici Commissioni parlamentari, permanenti e speciali, è stato segretario della Commissione parlamentare per le riforme costituzionali, membro della Commissione d’inchiesta sul fenomeno della mafia ed attualmente fa parte della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari e della Commissione Giustizia. ” Il fatto che votate per il Sindaco ad Albenga – afferma D’ Onofrio –  è la ragione per la quale io sono qui. In questa complicata e importante vicenda elettorale che stiamo vivendo, conta il voto delle tredici regioni. Dal 2008 il partito ha deciso di fatto, sostanzialmente, di  andare da solo o di cercare alleanze dove riesce a trovare convergenze utili per persone che stima con le quali fa un accordo di programma.  Sono ad Albenga perchè desidero che si capisca fino in fondo il tentativo che stiamo operando come udc , un tentativo serio, hai una grande responsabilità perciò quindi sei costretto a vincere caro Tabbò, – ha detto  provocando un appaluso caloroso al Sindaco delle persone che numerose erano  presenti- siamo un nucleo di partito che crede in una cosa straordinariamente nuova, che occorra un rapporto politico con la gente e personale con gli elettori. Non basta ciò che da 15 anni è diventato un rapporto mediatico e televisivo sul quale construisci un grande consenso, anche nazionale, ma come tutte le cose televisive può durare e  può finire, ma non in cui non c’è il rapporto di scambio  – hai voglia di firmare contratti con gli italiani – non è la stessa cosa che parlare di persona con gli elettori di Albenga. Sono qui perchè stiamo tentando con grandi difficoltà di costruiree un nuovo soggetto politico che parta dal rapporto con le persone.Sono qui per sostenere Tabbò anche perchè la sua avversaria politica è della lega che mette seriamente a rischio l’unità nazionale. In ogni realtà dove c’è la Lega noi corriamo o da soli se non ci sono le condizioni per un accordo o contro. In Liguria sosteniamo Burlando e ad Albenga l’amico Antonello Tabbò.