Emozionando: collettiva d'arte alla fortezza di Castelfranco

Si intitola “Emozionando. Itinerario d’arte tra Liguria, Lombardia e Toscana” la collettiva di arte contemporanea che sarà inaugurata giovedì primo aprile, alle 18, alla fortezza finalese di Castelfranco. La mostra propone dipinti, sculture e fotografie di quindici artisti italiani ed è promossa da Le Petit Chateau, locanda bar ristorante di Vezzi Portio, con il patrocinio dell’Assessorato alla cultura e al turismo del Comune di Finale Ligure.

“L’idea di questa mostra collettiva è nata dall’interesse di unire diverse scuole artistiche e di pensiero. – dicono allo Petit Chateau – La creatività dei giovani, la loro visione dell’arte, le diverse tecniche da loro sperimentate, unite all’esperienza e alla maggiore conoscenza di chi vive l’arte da più tempo, fanno vivere allo spettatore l’evoluzione della pittura e della scultura e le diverse tecniche: dal figurativo più classico al moderno uso del computer, che sostituisce “l’arcaico” pennello”.

La mostra sarà allestita su due piani e proporrà un vero e proprio viaggio d’arte attraverso le opere di Giancarlo Boeri, Domenico Canestrale, Mario Castellani, Marco Coldesina, Francesco Contiero, Laura Dell’Erba, Franco Fasulo, Carolina Ferrara, Erasmo Mattei, Silvano Oliveri, Nicola Palermo, Claudio Nicola Palermo, Maurizio Piccirillo, Anna Strada e Liana Vena. Sarà aperta dal 2 aprile al 5 aprile tutti i giorni dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 19. Dall’8 al 30 aprile sarà aperta dal giovedì alla domenica dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 19. L’ingresso è libero. La mostra avrà un secondo spazio espositivo alla Locanda Le Petit Chateau di Vezzi Portio (via Finale 22, dal 2 aprile al 30 settembre 2010, tutti i giorni dalle 18 alle 21).

IL PERCORSO ESPOSITIVO – Presentazione a cura dello Petit Chateau

Al primo piano vivremo l’inteso figurativo di Giancarlo Boeri, parmigiano di nascita che vive a Carbuta, in provincia di Savona. I suoi sono volti espressivi, che in un loro contesto fantastico esprimono emozioni intense.

Accompagneranno lo spettatore, dalla sala di ingresso alla seconda saletta, le originali sculture in ulivo, ispirate al tema religioso, dello scultore Domenico Canestrale, artista nato a Vico del Gargano (Foggia), che vive a Melzo, in provincia di Milano e lavora a Savona.

Il percorso proseguirà con la “pictura poésis” di Anna Strada, vigevanese d’origine. Un incanto cercato nelle piccole cose, nella delicatezza di un fiore, nel volo increspato delle foglie d’autunno, nelle geometrie segrete di una conchiglia, che raccontano inattesi scorci di tenerezza.

Cambiando sala, incontreremo Laura Dell’Erba, artista vigevanese: colori da fauves e sguardi intensi, che così si racconta: “… io dipingo tele per creare le mie opere d’arte negli spettatori che vorranno ammirarle. L’arte in sé è inutile, è solo un mezzo”.

Lasciata Laura, troveremo Carolina Ferrara, artista vigevanese, con una pittura che ricerca l’anima. I suoi soggetti sono volti e figure per lo più femminili: donne fragili o tristi, dolci o aggressive, indagate nelle loro emozioni più profonde.

Salendo al secondo piano, toccheremo la sensibilità tutta in ferro di Francesco Contiero, scultore vigevanese: il materiale da lui utilizzato sembra agli occhi di tutti freddo e poco duttile, ma nelle sue mani si rivela dolce e remissivo e diventa pagina di vita, che si esprime ‘’emozionando’’. Intorno a Francesco, troveremo vari artisti.

Franco Fasulo, pittore siciliano di nascita che vive in Lomellina e offre agli spettatori scorci presi in ambienti portuali e dal mondo della navigazione: ed è proprio lui che all’interno della mostra ci accompagnerà verso un mondo sempre meno figurativo e sempre più fantastico.

Vicino a Franco troveremo, infatti, Erasmo Mattei, artista genovese, discendente del macchiaiolo Nicolò Cannicci, che vive il mondo con colori inusuali e lo propone con la sua semplicità e il candore di un bambino. Visi, animali, persone o paesaggi, sono tutti riconoscibili, ma come difficilmente si immaginano.

Il cammino artistico continua con Silvano Oliveri, artista milanese. I suoi quadri spaziano tra diversi materiali, ma la sua proposta in questa mostra è molto originale e regala frammenti di un tempo perduto, vissuti in un continente pieno di profumi e di intensa cultura: l’Oriente.

Con difficoltà il visitatore lascerà il bellissimo salone di Castelfranco per entrare nella sala successiva, dedicata al fotografo Nicola Palermo, nativo di Vigevano, che si racconta con una frase di Jean Baudrillard 1998 (tratta da ‘’Faccia a faccia” di William A. Ewing): “La fotografia è il nostro esorcismo. La società primitiva aveva le sue maschere e la società borghese aveva i suoi specchi. Noi abbiamo le nostre immagini”.

Nella sala successiva incontreremo Claudio Nicola Palermo, vigevanese di nascita. Ama e vive così se stesso nella sua arte: “Allineo il mio pensiero a quello che è fuori e lo riporto dentro il vortice delle mie emozioni. Creo schemi, per distruggerli subito dopo, nel turbine del mio sentire. Il mio essere sta qui. In bilico tra miraggio e verità”.

Nella sala successiva, Liana Vena: nasce a Vigevano e da sempre si interessa di fotografia. Chiede allo spettatore di immergersi in un mondo tutto suo, fatto di colori, luci e ombre.

L’ultima sala, ci conduce a tre diversi artisti, in una cornice totalmente marina. Dalle finestre è difficile non far spaziare lo sguardo anche sul mare, che sembra parte attiva della mostra e accompagna il visitatore fin dal primo quadro esposto.

Mario Castellani, vigevanese, vive e lavora in Svizzera. Opera con varie tecniche, quali pittura, disegno, collage e scultura, realizzando lavori di carattere figurativo, in cui si sviluppa la rappresentazione surreale della realtà reale o immaginaria.

Marco Coldesina, vigevanese. Il visitatore si troverà di fronte alle sue pittosculture, come lui stesso ama definirle. Coloratissime creature che, nella loro immobilità, definiscono un movimento coinvolgente, prendono per mano e invitano a seguirli, con lenta dolcezza, nel loro viaggio virtuale.

Piccirillo Maurizio, nato a Cercola (Na), vive a Livorno. Artista eclettico e versatile, propone un genere di fotografia particolare. I suoi “Frattali” sono creature di luce, lampi colorati, idee geniali.