La Provincia di Savona sta lavorando all’individuazione della rete ciclabile provinciale derivante dalle nuove piste realizzate – o ancora da realizzare – anche su tratti di ferrovia dismessa e tratti di viabilità esistente da attrezzare con apposita segnaletica. La rete ciclabile provinciale diventa, così, parte costitutiva di quella ligure e, quindi, della rete nazionale ed europea che attraversa il territorio della Provincia di Savona lungo tre direttrici: – Greenway dell’arco ligure: lungo la viabilità costiera, fa riferimento alla via Aurelia e alla sede dimessa della ferrovia; – Via Pedemontana: da Saliceto verso Savona, attraverso la Valle Bormida e il Colle di Cadibona, completando la rete che dalla Svizzera raggiunge il mare; – Via dei Monti: lungo le strade dell’entroterra, parallelamente alla costa e – in alcuni tratti – in corrispondenza dell’Alta via dei Monti Liguri.

I comuni interessati sono: 1. nell’ambito Albenganese: Andora, Laigueglia, Alassio, Albenga e Ceriale (Greenway); 2. nell’ambito finalese: Borghetto, Loano, Boissano, Toirano, Pietra Ligure, Borgio Verezzi, Finale, Orco Feglino, Vezzi, Noli e Spotorno (Greenway); 3. nell’ambito Savonese: Bergeggi, Vado Ligure, Quiliano, Savona, Albissola Marina, Albisola Superiore, Celle Ligure, Varazze (Greenway, Pedemontana); 4. nell’ambito Bormida e Sassellese: Calizzano, Mallare, Cengio, Millesimo, Bormida, Cosseria, Altare, Carcare, Cairo Montenotte, Dego, Piana Crixia, Pontinvrea, Sassello e Urbe (Pedemontana, Via dei Monti).

Il progetto della rete ciclabile provinciale si presenta come una delle risposte alla crescente domanda di mobilità turistica, urbana e di maggior possibilità di fruizione del territorio in senso ambientale. Si realizza nell’implementazione di una rete infrastrutturale continua, attuando il collegamento fra Ventimiglia e la Francia sul lungo mare e verso le Langhe piemontesi. A livello urbano, invece, si configura come un’alternativa sostenibile all’impiego delle auto private. Il progetto della rete ciclabile provinciale mette a sistema i segmenti già realizzati, tenendo conto dei progetti in essere e le caratteristiche geometriche dei percorsi ed i nodi di interscambio.

“Si tratta di un progetto importante – ha detto il Presidente, Angelo Vaccarezza – che vede la Provincia impegnata sia tecnicamente, sia finanziariamente nella definizione della rete ciclabile provinciale. Abbiamo, infatti, provveduto a convocare i tavoli tecnici per coordinare e concordare con i diversi comuni, gli itinerari che interessano i loro territori: a seguito della definizione dei percorsi i comuni stessi potranno presentare richiesta di finanziamento alla Regione per i progetti di piste e/o itinerari ciclabili che entreranno a far parte della rete provinciale e regionale con riferimento ai fondi FAS 2001 – 2013. Il progetto assume, quindi, un rilevante significato poiché sarà la risposta alla domanda di mobilità esterna ed escursionistica, a quella interna di mobilità urbana sostenibile e a quella, sempre maggiore, di fruibilità dell’ambiente”.

“Oggi ad Andora e a Finale ho iniziato gli incontri con i Comuni della costa e dell’entroterra per concordare il possibile percorso costiero e quello più a monte per poi partire con la progettazione della pista ciclabile a livello provinciale – ha detto il Vice Presidente, Luigi Bussalai. Il primo obiettivo è innanzitutto verificare la disponibilità dei Comuni nell’avere una grande infrastruttura ciclabile per poi ottenere un finanziamento regionale attraverso i fondi FAS una parte dei quali ad oggi sono destinati alla progettazione di piste ciclabili. La Provincia di Savona ha coinvolto anche la FIAB Federazione ciclistica perché è determinante coinvolgere il mondo del cicloturismo in quanto questa Provincia deve puntare – investire su questo settore. Noi abbiamo la fortuna di avere il clima a nostro favore, di avere il sole, il mare, il verde; la Provincia di Savona ha tutti gli elementi per poter attirare questa importante fetta di turismo. L’Italia purtroppo non costituisce certo un esempio virtuoso per quanto riguarda l’utilizzo della bici come mezzo di trasporto; basti pensare che mentre un italiano percorre in media 168 Km l’anno in bicicletta, un danese ne percorre 958 e un olandese addirittura 1019 e in Germania si percorrono mediamente 300 Km.”

“È chiaro che nell’esaminare questo dato non si può prescindere dall’orografia; un conto è avere un territorio pianeggiante, altra cosa è avere un’orografia tormentata. Gli enti locali hanno l’obbligo di promuovere l’utilizzo della bici e quindi investire per un cambio di mentalità, perché la nostra differenza nell’utilizzo della bicicletta con le popolazione germanico-scandinave è una differenza innanzitutto culturale. Per questo motivo sarà importante da una parte coinvolgere il mondo della scuola per far capire ai giovani come sia importante l’utilizzo quotidiano della bici per la propria salute e per l’ambiente, e dall’altra puntare sul cicloturismo come veicolo per un efficace marketing territoriale per promuovere la nostra Provincia”.