Incognita dell’astensionismo e del ponente ma Pd ostenta sicurezza: “con questa crisi è finita l’era della destra”

di Fabrizio Pinna – Ultime battute di campagna elettorale per le regionali prima del silenzio sabato. Con la forte politicizzazione che ha assunto il voto, difficili le previsioni sul responso che uscirà dalle urne domenica e lunedì. Anche in Liguria, dove i sondaggi di volta in volta hanno delineato in queste ultime settimane scenari contraddittori in favore del candidato del centro destra Sandro Biasotti o della riconferma del presidente uscente Claudio Burlando.

Una delle incognite, rimane quella del possibile astensionismo, un campanello d’allarme sul malessere delle democrazie che anche l’Italia sta vivendo, come altri paesi occidentali, con i cittadini che disertano in massa le urne come è avvenuto in ultimo nella vicina Francia.

Chiari segni di disaffezione al voto, seppure a livelli meno “catastrofici”, si sono già manifestati anche in Liguria lo scorso anno in occasione delle Europee e, più localmente, delle provinciali savonesi per le quali nel 2009 alle urne non si sono presentati ben 72.398 elettori su 247.684 aventi diritto, quasi il 30% dell’elettorato. Quanto potrà veramente essere determinante – come è stato più volte detto – la Provincia di Savona nel far pendere il piatto della bilancia da una o dall’altra parte politica, dipenderà pure dalla effettiva partecipazione dei cittadini.

Intanto, sull’esito complessivo ostenta ottimismo il segretario provinciale del Partito Democratico Giovanni Lunardon: “Il centrosinistra – ne è certo – vincerà le elezioni regionali non solo perché come in Liguria ha governato bene ma soprattutto perché con questa crisi è finita l’era della destra”; “Berlusconi e Scajola non hanno fatto nulla contro la crisi, non solo perché fino ad oggi hanno detto che non c’era ma perché la loro ricetta politica, che lascia soli gli individui di fronte alle difficoltà, è incapace di porre rimedio alla situazione che si è creata”.

Toccherà lunedì agli scrutatori smentire o confermare, schede alla mano, questa valutazione e previsione politica. Certo è invece fin da ora che dopo i dati negativi della sconfitta alle provinciali nel 2009, il voto di domenica e lunedì sarà anche un serio momento di verifica – tentata la carta di una sorta di “grosse coalition” – della tenuta della sinistra sul territorio, sia per neoformazioni politiche come la FdS sia per il Pd che soprattutto nel ponente si è visto erodere in questi anni quote sempre crescenti di elettorato entrate nell’orbita di attrazione proprio del “plenipotenziario” ministro imperiese Claudio Scajola, non a caso molto presente anche in queste ultime ore nel savonese. Quanto e come influiranno nella seconda città della provincia, Albenga, le contemporanee elezioni comunali sarà infine un ulteriore dato non marginale.