La Fondazione benefica intitolata alla memoria di Furio Solinas, nato e cresciuto a Savona e prematuramente scomparso, ha deciso la donazione di due apparecchiature per il monitoraggio 24 ore della pressione arteriosa, da destinarsi alla S.C. Cardiologia dell’Ospedale San Paolo di Savona.

In memoria di Furio, nato e vissuto a Savona e profondamente legato alla sua città natale, la Fondazione intende sviluppare una relazione continuativa con la struttura cardiologica di Savona, finalizzata alla donazione di apparecchiature, individuate e selezionate dal direttore della Struttura Dott. Paolo Bellotti, utili alla cura delle persone affette da cardiopatie. Il valore complessivo delle due apparecchiature è pari a circa 4mila euro.

“Furio ha affrontato con forza di carattere la malattia che lo ha portato via e rimanendo sempre fedele al suo carattere solare, è riuscito a vivere con pienezza e con gioia tutti i suoi giorni – spiega Elisabetta Oliveri presidente della Fondazione e moglie di Solinas, -. Abbiamo ritenuto che lo spirito con cui Furio ha vissuto, unitamente ai suoi convincimenti etici e morali, abbiano una forza tale da andare oltre la cerchia dei suoi familiari ed amici che, sicuramente, porteranno Furio nel loro cuore e nelle loro menti sempre. Ecco perché abbiamo voluto dar vita ad una Fondazione dedicata a lui, così da avere uno strumento concreto per dare attuazione pratica, attraverso progetti d’amore per il prossimo, allo spirito ed alle idee di Furio”.

Si tratta di una Fondazione benefica senza fini di lucro ed è stata costituita con lo scopo esclusivo di attuare iniziative di interesse sociale, umanitario, solidaristico, culturale, rivolte a singole persone, gruppi o comunità, tramite le quali si intende perpetuare la memoria, i principi etici, gli interessi in vita di Furio. In particolare la Fondazione ha come scopo: la sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle competenti autorità in materia di donazione di organi; il sostegno economico per le cure e l’assistenza famigliare di bambini cardiopatici in situazioni di indigenza; il sostegno alla ricerca scientifica su cardiopatie infantili; l’organizzazione e/o il sostegno di iniziative per migliorare la qualità della vita di bambini malati, combattere le malattie infantili nei Paesi del terzo mondo, diffondere la scolarità.