Varazze, Cartiera Verde Romanello: quale futuro dopo la cassa integrazione?

Ponente Varazzino – Cassa integrazione alla Cartiera Verde Romanello per 13 settimane a partire dal mese di marzo, e poi? A porsi la domanda sono i dipendenti, direttamente e tragicamente interessati dal provvedimento, ma anche associazioni di categorie economiche e imprenditoriali, forze politiche e sempre più cittadini, i quali giorno dopo giorno prendono coscienza della drammaticità della situazione occupazionale in generale e di quella varazzina in particolare.

Sabato 3 aprile, un folto gruppo di lavoratori della Cartiera Verde Romanello in rappresentanza di tutti i dipendenti, recentemente messi in cassa integrazione a zero ore, sono scesi in piazza con striscioni, volantini e slogan per informare e sollecitare l’interesse dei varazzini, sulla crisi che ha coinvolto la loro azienda e più precisamente la locale unità produttiva.

La Cartiera Verde della Liguria, come si chiamava quando è nata nel 1991, con l’importante obiettivo di utilizzare moderne tecnologie per produrre carta di qualità interamente riciclata, era stata accolta con orgogliosa soddisfazione per il protrarsi di una antica tradizione produttiva locale. E non sono mancati prestigiosi successi, da quando nel 1994 la produzione è passata a ciclo continuo e sono stati inseriti tecnici cartai di consolidata esperienza, raggiungendo elevati standard qualitativi: “unica azienda a dedicare interamente le proprie risorse alla produzione di carta ecologica disinchiostrata per usi grafici.”

Riconoscimenti, attestati ed elevati standard qualitativi non sono bastati a scongiurare difficoltà di gestione, scaturite con l’acquisizione da parte della Cartiera Romanello di Udine e la nascita nel 2006 della “Cartiera Verde Romanello”: unione della modernità rappresentata dalla Cartiera Verde della Liguria alla prestigiosa tradizione della Romanello, con il dichiarato intento di continuare la produzione di qualità, nel rispetto dell’ambiente.

Non prevedibile allora la crisi e la cassa integrazione per tutti i dipendenti, con un probabile disinteresse della Romanello per l’impianto varazzino sul quale pesano, oltre alla crisi di un mercato sempre più globalizzato, anche problematiche di sospesi economici ed edilizi, risalenti all’atto dell’acquisizione.

Oltre sessanta famiglie rischiano di perdere un reddito fisso, oggi molto difficile da sostituire e la città di assistere, ancora una volta, alla dispersione di specifiche professionalità, ma anche alla dismissione di una produzione di avanguardia e rispettosa dell’ambiente, come recitava l’iniziale “Mission Aziendale”: “Creare valore attraverso la realizzazione di prodotti di eccellente qualità in armonia con l’ambiente circostante”.

Il presidio dei dipendenti riuniti sabato mattina davanti al Comune, nel giorno di mercato, che a causa dei lavori di sistemazione idraulica dell’Arzocco, si tiene nella zona, ha ottenuto la prevista visibilità e sensibilizzazione dei varazzini, sempre più preoccupati per le sorti di alcune locali realtà produttive, dichiarate sofferenti, per le quali da più parti è stato chiesto al sindaco, Prof. Giovanni Delfino, di adoperarsi con ogni mezzo a sua disposizione, allo scopo di trovare possibili soluzioni per evitare, o almeno contenere, le disastrose conseguenze che si prospettano all’orizzonte per molte famiglie e aziende dell’indotto varazzino.

“Siamo solidali con i lavoratori – ha dichiarato il sindaco – la situazione è preoccupante. Abbiamo già informato il ministro Scajola, ma la difficoltà è riferita a una crisi di mercato generale, difficile da affrontare.”

Uniamo anche la nostra voce a quella di quanti l’hanno già fatto, per chiedere alle Istituzioni locali azioni decise e determinate, finalizzate al mantenimento dei posti lavoro nella città, ma anche per ribadire un forte e chiaro basta alla svendita del nostro territorio, delle nostre aziende e professionalità a realtà “foreste”, senza precise garanzie sul presente e futuro degli investimenti. Riteniamo sia un preciso e primario dovere, per le forze politiche che si alternano alla guida della Pubblica Amministrazione, adoperarsi per garantire il miglior futuro e vivibilità possibile ai propri concittadini, sostenendo e favorendo in tutte le forme legalmente ammissibili, la locale imprenditorialità sana, all’avanguardia e rispettosa dell’ambiente.

Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni” Via Chiesa San Nazario n. 6 – 17019 Varazze