di Mary Caridi – Mentre prosegue la resistenza di Balestra sul  progetto di depuratore ingauno che si arricchisce sempre di nuove puntate e querelle, il Presidente del depuratore di Borghetto, Franco  Mapangotto va avanti per la sua strada , portando in porto i progetti. ” Entro un anno, un anno e mezzo, Ceriale sarà allacciata al nostro depuratore, ulteriore tappa  che  ci  vede impegnati per questa importante opera – afferma – Alla sua domanda sulle motivazioni per cui  Balestra  resiste io non so rispondere.

Posso solo dire che la Provincia di Savona ha richiesto di fare una verifica con uno studio di fattibilità per valutare se Albenga e il suo  entroterra possano essere allacciati a Borghetto in un unico depuratore e la risposta è Si. Ovvio che non spettano a me le valutazioni che sono di competenza della politica, ad esempio Andora risulterebbe  lontana, ma un dato è certo: un unico depuratore consentirebbe risparmi di personale e  la gestione  sarebbe economicamente più sostenibile sotto il profilo dei costi di gestione. In ogni caso non entro nel merito  di scelte che spettano alla politica e in questo senso sono in attesa di avere un colloquio con il nuovo Sindaco di Albenga, Rosy Guarnieri, persona seria che sa scegliere non per motivazioni politiche o personali, ma nell’ interesse della comunità che amministra.

Anche con l’ex sindaco  Tabbò avevo avuto contatti e mi aveva manifestato un parere favorevole sull’allaccio di Albenga a Borghetto. Detto questo, chi decide è solo la Provincia e l’assessore competente Marson, gli unici titolati a compiere le scelte. Indubbiamente i tempi sarebbero più veloci con Borghetto, considerato che per quello ingauno devono essere espletati espropri, partendo da zero. Devono decidere in provincia poichè  L’ATO  è  una emanazione della Provincia di Savona  e a me non competono decisoni in tal senso. Posso solo ribadire che se Albenga si allacciasse a Borghetto  i costi per la collettività sarebbero inferiori .