di Mary Caridi – Sin dalle ore 20 la sala del consiglio comunale di Albenga andava riempiendosi come il catino di uno stadio e non solo rendeva insufficiente lo spazio, i posti a sedere, ma  era una via vai festoso, facce allegre che hanno aspettato dal giorno della vittoria della “signora Rosy Guarnieri”, come ha poi detto in aula Mauro Vannucci, signora Rosy, prima ancora che  Sindaco, a dimostrazione del forte legame che lei ha con i suoi concittadini quel  popolo albenganese che l’ha voluta Sindaco di Albenga. Gente, tanta gente, accorsa per vedere lei, la pasionaria della lega che passo dopo passo, battaglia dopo battaglia ce l’ha fatta. Un’ identificazione totale con la sua ascesa, di quella maggioranza di popolo albenganese che  l’ha votata, voluta e che non fa distinzione sul fatto che non sia del pdl, ma che le riconosce leadership, carisma. Gente  che la ama visceralmente aspettandosi da questo Sindaco di essere ricambiata in questo sentimentocon la svolta del cambiamento che hanno chiesto nella cabina elettorale. La prima parte del Consiglio è precipitata, inaspettatamente sulla sala, sulle persone, sulla maggioranza, lasciando “spiazzati” , così ha definito il capogruppo del pdl, Bruno Robello De Filippis, la sensazione provata nel coup the tèatre gettato tra i presenti  con le parole di apertura di Antonello Tabbò. Una pratica di abuso edilizio della famiglia Guarnieri  è diventata per la minoranza l’ancora a cui aggrapparsi per superare lo choc della sconfitta , un’ arma per combattere il nuovo Sindaco a colpi di esposti per renderle meno gioiosa la cerimonia di investitura con la fascia tricolore. Uno pscicodramma che era interamente scritto nel volto terreo e segnato dell’ex Sindaco, insolitamente aggressivo e  che ha stupito per il suo intervento, lasciando di sasso tutti i presenti. Un ricorso amministrativo  su un abuso edilizio che è  – dice il  sindaco Rosy Guarnieri –  ” un ennesima cattiveria, l’hanno architettata molti mesi fa,  convinti di mettermi in difficoltà per fare in modo che io potessi essere ineleggibile e incompatibile, ma  non gli è andata bene e hanno fatto il colpo di coda e l’ennesima cattiveria”, ha affermato a caldo Rosy Guarnieri. Ma è il leghista Savorè che prendendo la parola non fa sconti, e si commuove mentre pronuncia frasi di affetto verso Rosy Guarnieri” è una donna buona, amata dalla gente e il gruppo del pd che ho di fronte,basta guardarli in faccia, sembrano il vecchio Soviet, guardateli, sono sempre gli stessi – dice emozionandosi – mentre difende la sua Rosy- che ha portato la Lega al governo della città. Poi attacca Tullio Ghiglione per ” i suoi interventi sciocchi” e nel replicare Ghiglione sorprende di nuovo la sala. ” vorrei complimentarmi per il brillante risultato di Roberto Schneck- afferma – che, solo contro tutti, ha incassato più preferenze di tutti”. I consiglieri di maggioranza erano seduti nelle fila della maggioranza e negli interventi nessuna sbavatura, nessuna strizzatina propagandistica,  persino Silvio Cangialosi ha preso la parola e ha sintetizzato così : c’è poco da dire, il nostro è stato un risultato netto, su 22 sezioni abbiamo vinto in tutte e 22, dunque polemiche o no, noi abbiamo il diritto di amministrare la città”. Il presidente del consiglio comunale, Massimiliano Nucera ha svolto il suo compito di moderatore della seduta con autorevolezza, centrando già dalla prima seduta il suo ruolo, interpretato con moderazione e senso delle istituzioni, apprezzato anche dalla minoranza. Gli interventi dei neo assessori, da Ciangherotti, a Pastorino, a Di Stilo, Vannucci, sono stati improntati sul programma e sugli intenti che si prefiggono, ed esposti con un eloquio moderato e serio, senza alcuna sbavatura o ricerca di visibilità  televisiva che lasciasse spazi alle polemiche o alla propaganda. Altri come il Vice Sindaco Roberto Schneck si sono riservati di intervenire nei prossimi consigli comunali, nella consapevolezza che la serata meritasse una riflessione, dopo la sorpresa delle affermazioni di Tabbò . Sorprendente l’intervento di Pelosi, ex assessore al bilancio che ha svolto dapprima una relazione misurata, ma ha poi attaccato frontalmente l’Assessore all’agricoltura Carlo Parodi. E per farlo ha sconfessato Marco Bregoli e svelato in pieno le opposizioni che sulla piattaforma logistica avevano provocato la rottura dell’ex consigliere delegato all’agricoltura con la sua maggioranza. “Quella piattaforma logistica  – ha detto Pelosi – siete sicuri che serva al mondo agricolo? Non penso che tutti la vogliano come è stato detto”, frase che ha sancito un ulteriore strappo e provocato amarezza a Bregoli che su questo punto si era battuto. Altro punto che serviva a delegittimare il nuovo Assessorato all’agricoltura,  retto da Carlo Parodi,quando Pelosi  ha affermato che ” le competenze sono della Comunità Montana, non del comune di Albenga, un assessorato inutile dunque, e senza portafoglio”. Su questo punto, va registrata la presa  di posizione netta e forte  di Carlo ” Parodi che con un intervento appassionato ha spiegato “come la negligenza e il disinteresse della Giunta Tabbò, abbiano fatto perdere risorse e finanziamenti al mondo agricolo ingauno”. Scintille e un confronto serrato che ha visti maggioranza e minoranza affrontarsi con attimi anche polemici tra Vespo e Ciangherotti, tra Ghiglione e Savorè. E’ andato in scena il primo consiglio comunale e trascorsa la prima ora sulla questione della presunta incompatibilità si è compreso che: la maggioranza è forte e coesa e la minoranza ha voluto sin dalla prima seduta far capire che non farà sconti e sarà opposizione, opposizione  dura.