di Alessandro Sbarile – Si è tenuto mercoledì pomeriggio presso la Sala Rossa del Palazzo Civico di Savona un convegno, organizzato dal Coordinamento Genitori Democratici della Liguria, per valutare quale tipo di scuola e di istruzione possa venire incontro alle esigenze delle famiglie, dei ragazzi e del Paese; sono intervenuti, fra gli altri, Anna Rispoli, responsabile savonese del coordinamento, la psicologa Onorina Gardella, il docente Paolo Fasce, il dirigente scolastico Maurizio Parodi e l’assessore Isabella Sorgini.

L’incontro ha toccato i temi salienti e le preoccupazioni che percorrono in questo periodo il mondo della scuola: la necessità di abbinare all’apprendimento la formazione, di una scuola che stimoli uno spirito critico e che si interfacci “con dei cittadini e non con dei clienti”, fornendo ai docenti strumenti e formazione, nella speranza che apprendimento e insegnamento tornino alla “dimensione della ricerca”.

Durante il convegno è stato inoltre toccato il tema della precarietà, sottolineando come questa condizione sia da un lato ormai quasi strutturale (visto che circa il 20% dei docenti è precario), dall’altro evidenziando le discriminazioni cui questi insegnanti sono sottoposti. Più di un intervento ha inoltre stigmatizzato i tagli che andrebbero a colpire la scuola pubblica, poiché in un contesto del genere si ridurrebbero al contempo sempre più le condizioni stesse dell’apprendimento.