Albenga, intervista al neo assessore all'agricoltura Parodi: puntare sui finanziamenti pubblici e maggiore attenzione dalla Regione

di Fabrizio Pinna – Tramontata praticamente fin dai primi giorni dopo le elezioni ad Albenga l’idea del “super assessorato” unico nel quale concentrare la triplice delega di turismo cultura e commercio, è invece stata confermata nei fatti dalla nuova amministrazione di centro destra guidata dal sindaco Rosy Guarnieri la creazione di un assessorato ad hoc come referente privilegiato del mondo agricolo, tradizionale pilastro dell’economia ingauna. A ricoprire l’incarico di assessore con deleghe all’Agricoltura, Sviluppo ed internazionalizzazione del settore agricolo e Sportello Europa, il 43enne Carlo Parodi (Lega Nord), agronomo libero professionista e consulente di aziende agricole con alle spalle una precedente esperienza amministrativa maturata durante la giunta Zunino (delega al verde pubblico).

A un paio di settimane dall’assegnazione delle deleghe, il Corsara gli ha chiesto per i suoi lettori un primo bilancio dei “lavori in corso”.

R.: Essendo un assessorato nuovo stiamo ancora lavorando per ‘costruirlo’, ma nonostante tutto avendo io già le competenze come agronomo e come libero professionista in questo campo, sto già lavorando. A breve avremo già alcuni adempimenti di quello che avevamo indicato nel programma elettorale, per esempio l’adesione all’Istituto regionale della floricoltura, che era una forte richiesta del comparto agricolo. Ci stiamo poi muovendo anche su tutti gli altri campi. In particolare posso ricordare il discorso dei rifiuti agricoli dove c’è parecchio da lavorare o la questione del ‘tavolo verde’, altra richiesta del settore agricolo che noi abbiamo accolto volentieri: sarà appunto un tavolo tecnico nel quale saranno presenti tutti i diversi componenti del settore agricolo e al quale saranno sottoposte tutte le pratiche inerenti il settore. Inoltre il PUC con la questione della piattaforma logistica e altro ancora: tutto sarà esaminato con le parti perché è sicuramente necessario nell’azione amministrativa anche il confronto  con il punto di vista delle componenti in causa.

D.: Tra le sue deleghe c’è anche lo “Sportello Europa”…

R.: Sì, ci stiamo anche già muovendo sul discorso dello sportello europeo che riteniamo necessario e che servirà non solo all’amministrazione comunale per lo ‘sfruttamento’ dei vari finanziamenti che ci sono, sia europei che nazionali e regionali, ma anche per le amministrazioni dell’entroterra che possono beneficiarne e soprattutto per le imprese ingaune. L’attivazione di questo sportello è animata dall’intenzione di creare un volano di informazione e, soprattutto, di attività di sfruttamento di questi fondi, anche perché è giusto ragionare specialmente alla luce della scarsità dei finanziamenti con cui tutti ci confrontiamo. Si tratta di fondi pubblici che possono permettere a fronte di un contributo minimo che può variare dallo zero o 10 % fino al 30 %, un finanziamento europeo comunitario oppure statale dal 70 % fino al 100 %. Il ragionamento è semplicemente questo: io spendo da 10 a 30 per poi poter effettuare dei lavori pari a 100. Non c’è nulla di complicato: si tratta semplicemente di essere pronti dal punto di vista organizzativo e progettuale per questi finanziamenti che sono molto diversificati ed è un peccato non sfruttare.

D.: È in formazione la nuova Giunta regionale ligure di Claudio Burlando; al di là di chi assumerà l’assessorato di riferimento per le sue deleghe, quale supporto si aspetta possa provenire in concreto dalla Regione a sostegno dello sviluppo del comparto agricolo della piana ingauna?

R.: Mi aspetto tanto, nonostante si riconosca il fatto che Albenga, così come la Provincia, sia di colore politico diverso; questo è un dato di fatto che però non deve naturalmente incidere sul rapporto che c’è tra le istituzioni. Devo tuttavia rilevare che specialmente nella precedente amministrazione regionale che in qualche modo è stata confermata – e ne prendiamo atto – dal voto degli elettori ci sono state mancanze. Speriamo di ottenere maggiore considerazione nei prossimi anni in quanto comunque si deve tenere conto che la Provincia di Savona e in particolare Albenga, seconda città della provincia, rappresentano dal punto di vista economico una rilevanza assoluta per la Liguria. Mi pare di rilevare che con la precedente amministrazione regionale questa importanza e questa necessità di risposte in termini di comunicazione e quindi in termini di infrastrutture e anche di colloquio tra le istituzioni ci siano state parecchie lacune.

Queste secondo me sono assolutamente da colmare e ciò indipendentemente dalla tipologia e dalla conformazione dell’amministrazione regionale; allo stato attuale non sappiamo ancora come sarà formata la Giunta, comunque almeno a livello di funzionari, per quanto mi concerne come assessorato, stiamo già prendendo i contatti. Siccome una buona parte del lavoro riguarda effettivamente proprio l’amministrazione nel dettaglio [tecnico] su argomenti specifici e non tanto la ‘politica amministrativa’ più in generale, queste questioni vengono portate avanti in maniera comunque collegata ai diversi funzionari e dirigenti. La speranza, ripeto, rimane però quella che ci sia la possibilità di un’ottima collaborazione istituzionale e soprattutto avanziamo una richiesta di maggiore attenzione da parte della Regione nei confronti del Ponente e di Albenga.

4 Commenti

  1. @Niello: non si preoccupi per molte misure PSR i soldi ci sono e le amministrazioni comunali hanno la priorità. Inoltre la pianificazione attuale è fino al 2013: se i fondi fossero esauriti si va alla riapertura bando successiva. Le critiche sono sempre benvenute e bene accette se chi le fa si documenta prima di farle. Pelosi c’entra (verifichi il suo intervento all’ultimo consiglio comunale). Da Floricoltore queste cose dovrebbe saperle o averle verificate!

  2. Certamente nemmeno il pelox e’ del mestiere, perche’ tutii quelli che scrivono o fanno rilievi sono del mestiere?? ma cosa dice lasci perdere. CertaMENTE SE NON SI FA DOMANDA SOLDI NON NE ARRIVANO, MA SE SOLDI NON CE NE SONO E’ INUTILE FARE DOMANDA. Questo dimostra che non si accettano ne cretiche ne suggerimenti. Siete supponenti anche perche’ subito infilate la malafede- cosa c’entra pelosi- nemmeno l’ho nominato,- mi sono limitato fare solo alcune considerazioni alla parte politica che ho votato. Alla prossima.

  3. Appare evidente che lei non sia chi dice di essere in quanto ripete la litania del centro sinistra. Forse è un elettore di Pelosi? Giusto per sottolineare:1) se il Comune non fa domanda di finanziamento, soldi non ne arrivano; 2) la C.M si occupa dell’istruttoria. Lasci fare il lavoro a chi è del mestiere, non mi pare che sia il suo!

  4. Sono un elettore di centro destra ma proprio la presentazione sia in consiglio che con i media non mi ha pienamente soddisfatto cosi come molti altri floricoltori, la frase “ee altro ancora” non mi sembra una buona presentazione inoltre l’ostentata arroganza non premia certo, deve sapere l’agronomo che si devono fare i conti con le comunita’ montane predisposte all’erogazione di contributi. Non bisogna fare butade ad effetto in consiglio per far vedere che s ie ‘ importanti. Allla prossima Massa Niello.

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