Giovani Democratici: “no” al pacchetto sicurezza. Le ragioni in un incontro ad Albenga

di Alessandro Sbarile – I Giovani Democratici (GD) hanno tenuto ad Alberga ieri sera, venerdì 16 aprile, un incontro a Palazzo Scotto Niccolari avente come tema il DDL 733B, più noto come pacchetto sicurezza. La serata è stata introdotta dal coordinatore dei circoli del ponente dei GD Raffaele Mittaridonna, che ha sottolineato come – “lo dimostra anche la realtà di Albenga” –  “sia sempre facile dare risposte demagogiche e populiste” alle problematiche che nascono dai processi migratori ma che “occorre trovare un modo corretto per informare i cittadini rispetto a queste tematiche” complesse.

Quindi è intervenuta l’avvocato Alessandra Ballerini, esperta in diritto dell’immigrazione, che ha evidenziato i limiti del DDL, in particolare parlando del concetto di clandestinità come reato: “Il contenuto del pacchetto – ha spiegato l’avvocato – è in contrasto con il titolo, è una legge che fa schifo sul piano formale e che riguarda tutti, facendo una distinzione fra categorie di persone. Siamo tornati molto indietro, poco lontani dalle leggi razziali”. “Quanto al reato di clandestinità, bisogna ricordare che molti di loro hanno diritto allo status di rifugiati o di asilo e che in diversi sono entrati legalmente nel nostro paese: si viene considerati criminali anche senza aver fatto niente”. “Quanto poi alla questione delle cure sanitarie, che alcuni esponenti della Lega hanno proposto di negare ai clandestini, dobbiamo considerare che se vengono tolti dei diritti a loro non significa che vengano aggiunti a noi”, ha sottolineato nel suo intervento Alessandra Ballerini.

Alberto Isetta, responsabile di progetti di interculturalità, ha invece mostrato i risultati di una recente ricerca condotta su questa tematica nella nostra provincia e su come venga affrontata dalle associazioni nel savonese: “Intercultura – afferma Isetta – significa comprendere le ragioni dell’altro; abbiamo portato avanti questa ricerca chiedendoci chi agisce e cosa fa nel territorio, come o fa e quali criticità incontri”. Isetta ha poi proseguito sugli esiti di questo studio sottolineato come l’intercultura sia un “processo attivo”, messo in atto con strategie quali dialogo, confronto, mediazione e scambio; svolgendo conferenze, azioni di solidarietà, laboratori interculturali e mantenimento delle culture d’origine, agendo soprattutto in ambito comunale e provinciale.

Secondo questa ricerca (presente tra le pubblicazioni del Cesavo) inoltre le principali criticità riscontrate consistono nella precarietà degli interventi, nella difficoltà nel creare una rete e di trovare persone esterne alle associazioni che operino in questo campo, nel creare una sensibilità intorno al tema dell’interculturalità, mentre i punti di forza sono stati riscontrati nella preparazione dei componenti delle associazioni, nella creazione della rete, nel considerare l’intercultura come un elemento di arricchimento.

L’incontro partecipato dalla cittadinanza, con un pubblico non solo di giovani, si è concluso con un dibattito che ha aperto nuovi interrogativi, a dimostrazione che i temi dell’integrazione e dell’immigrazione rimangono ad Albenga sentiti sempre tra i più attuali. Erano presenti in sala anche il coordinatore provinciale dei Giovani Democratici Emanuele Parrinello ed esponenti locali “juniores” e “seniores” del PD; a portare un saluto, Alberto Passino il giovane 25enne consigliere comunale neoeletto per la lista civica è Albenga.