La fionda di legno a Villaggio: un disastro diventato un successo!

Quando i fieui di caruggi avevano deciso di assegnare la fionda a Paolo Villaggio temevano l’effetto “nuvola di Fantozzi”, ma non potevano certo immaginare che si sarebbe trattato di una incredibile mega-nuvola vulcanica islandese capace di bloccare mezzo mondo! Inoltre avevano osato sfidare anche la cabala: il giorno 17 alle ore 17!

Tuttavia tutto sembrava procedere per il meglio. Venerdì qualche preoccupazione c’era, ma la chiusura dell’aeroporto Cristoforo Colombo pareva scongiurata. Paolo Villaggio era in ansia, ma, telefonicamente, confermava la sua ferma volontà di essere presente alla manifestazione. All’alba di sabato, appresa la notizia della chiusura dello spazio aereo in tutto il Nord Italia, la situazione precipitava. Falliti i tentativi (tanti) di trovare un posto libero in treno da Roma a Genova o a Milano si provava con l’auto. Ma il cognato dell’attore, generosamente offertosi, rimaneva intrappolato in un ingorgo sulla Firenze-mare (del resto eravamo anche in pieno week end). A questo punto la presenza di Paolo Villaggio, non era incerta, ma irrimediabilmente compromessa.

Il primo pensiero degli organizzatori fu di annullare tutto, rinviando la premiazione a data da destinarsi. Sarebbe stata comunque una scelta logica. Ma non da fieui di caruggi.  Decidevano incoscientemente di andare avanti, di non fermare la macchina che ormai si era messa in moto, di cercare di regalare comunque agli Albenganesi una giornata piacevole chiamando in soccorso i loro  amici, primo fra tutti Antonio Ricci, che si è dimostrato un autentico ragazzo dei vicoli pronto ad offrire il suo generoso contributo ai vecchi compagni di giochi in difficoltà.  E’ stato determinante nel trasformare un disastro potenziale in un successo reale. Accolto al suo arrivo da una ovazione da stadio dalle centinaia di persone presenti al cinema teatro Ambra (a proposito mai vista tanta gente ad uno spettacolo…) ha preso in pugno la situazione da vero padrone di casa. E il tutto in totale improvvisazione non essendo stato informato precedentemente dell’assenza di Paolo Villaggio. Il collegamento telefonico iniziale tra lui e Villaggio è stato esilarante e ha subito fatto sparire la delusione dei presenti per il mancato arrivo del papà di Fantozzi. Anzi la promessa in diretta fatta personalmente al Sindaco di venire al più presto ad Albenga a ritirare il “suo” premio tanto desiderato ha lasciato intendere che presto ci sarà l’occasione per un’altra festa dedicata a Villaggio.

L’esibizione imprevista di Simone Barbato, il mimo di Zelig, ha scatenato l’entusiasmo del pubblico: indimenticabili l’acaro, la piattola,il maialino del kebab, la lucciola. Ricci ha commentato “Vedi cosa vuol dire vivere a Ovada, dove non si sa mai cosa fare…pensate se nasceva a Masone…”.  Straordinarie le esecuzioni musicali di Danila Satragno, cantante jazz a livello europeo, e di Marisa Fagnani, delicata interprete di brani dedicati a Genova . Gabriele Gentile, stupendo tutti perché era intervenuto solo in veste di pianista, ha intrattenuto con le sue micro magie gli spettatori, mentre i ragazzi di Artgroup hanno interpretato a modo loro la Ballata di Fantozzi. Impeccabile, come sempre, la conduzione di Mario Mesiano. Gradita e simpatica la presenza del Ventosa Team di Striscia la notizia. Tanti amici corsi in aiuto di altri amici in difficoltà. La gente, quella che è riuscita ad entrare perché ad un certo punto gli ingressi sono stati chiusi per ragioni di sicurezza, è rimasta in teatro sino al termine dello spettacolo e ha concluso cantando insieme ai Gente de ma’ una coinvolgente miscellanea di canzoni popolari. Poi la festa è proseguita fino a sera inoltrata nei vicoli degli artisti. Ancora una volta ha vinto il cuore. Non c’è rutto del vulcano Eyafjallajokull che resista alla macchina gioiosa dei fieui di caruggi.

info: evento dal quale è stato realizzato un dvd dallo Studio Fotografico Timossi di via Torlaro