Provincia di Savona: presentati due spot sul sociale

L’Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Savona ha voluto realizzare, nell’ambito del progetto “Buoni Propositi”, due videoclips rivolti specificatamente al mondo giovanile su due temi di rilevante importanza: il mondo del volontariato e l’abuso di alcool. L’iniziativa è stata presentata oggi a Savona a Palazzo Nervi.

Per quanto riguarda il primo videoclips ha come obbiettivo quello di sensibilizzare i giovani ed avvicinarli al mondo del volontariato. I rappresentanti del Politiche Attive del Lavoro e l’Assessorato alle Politiche Sociali hanno incontrato nei 4 distretti della nostra provincia (Savona, Cairo, Albenga e Finale Ligure) tutte le associazioni facenti parte di questi territori comprese le pubbliche assistenze dove è emersa una forte riduzione e una vera e propria carenza di volontari. Da qui la necessità di indirizzare i ragazzi verso questa nobile attività.

Questo video, che affronta il tema della solidarietà, ha come punto di partenza la famiglia, uno dei luoghi in cui si imparano valori positivi come l’aiuto, il rispetto e l’attenzione per l’altro e da dove può nascere anche la disponibilità al volontariato.

Un secondo videoclips affronta invece uno dei temi che sta assumendo sempre più dimensioni preoccupanti: l’abuso di alcool. Questo video, realizzato con la collaborazione della Questura di Savona, vuole far riflettere sul problema del consumo di alcool che sempre più spesso viene usato e abusato da molti giovani. Un messaggio della Provincia di Savona che ha l’obiettivo di prevenire e contrastare l’abuso di sostanze alcoliche a partire dalla formazione degli studenti.

Gli spot verranno diffusi in tutte le strutture scolastiche e di formazione della Provincia di Savona.

DETTAGLI DEL PROGETTO – I due videoclips sono frutto del lavoro affidato alla prof.ssa Marta Arnaldi che lo ha realizzato con il coinvolgimento diretto di decine di studenti di due istituti provinciali: il “Boselli” di Savona e il “Migliorini” di Finale Ligure.

LA LOGICA DEL PROGETTO –  Il contesto in cui si colloca l’esperienza è la necessità di valorizzare e celebrare le forze costruttive, le risorse che la società può mettere in campo per affrontare e risolvere i problemi sociali.  Oggi crescono la consapevolezza della crisi di valori e dei mali sociali e di riflesso aumentano l’ansia e la preoccupazione ma non crescono in ugual misura la consapevolezza delle risorse e delle energie che possediamo per contrastarle. Lo spot apre la campagna pubblicitaria per rendere evidenti queste forze positive.

PERCHÉ INIZIARE CON IL VOLONTARIATO –  Perché il gesto spontaneo di solidarietà ci qualifica come uomini e qualifica le società come civili. “cives” è l’uomo considerato nella qualità dei suoi rapporti con gli altri; attivarsi per migliorare la vita di tutti non è solo qualità personale di generosità o bontà ma è saggezza e intelligenza sociale.

PERCHÉ LA FAMIGLIA –  In famiglia c’è confronto/ incontro/scontro di generazioni diverse con esigenze e punti di vista spesso opposti. C’è una vera famiglia quando c’è capacità di stabilire rapporti di solidarietà e condivisione. In famiglia si impara a limitare i propri spazi e le proprie esigenze per far posto a quelle degli altri ricavandone gioia e sensazione di benessere, di sicurezza. In famiglia si impara che un dolore sopportato insieme è qualcosa di diverso dalla tetra disperazione, che una gioia piccola o grande si moltiplica. Quando in famiglia si imparano condivisione e solidarietà ci si sente più forti, si vive meglio, si ricava una gratificazione spirituale e sentimentale che lascia il segno. L’atteggiamento di apertura agli altri, di capacità di ascolto, di confronto e di solidarietà si porta dietro nelle nuove famiglie che creiamo e nella società.

Chi fa volontariato spesso vede gli altri come fratelli. Magari fratelli scomodi o che sbagliano, ma trova naturale e spontaneo collaborare e non disinteressarsi del problema. Ne ricava per sé gioia e serenità. È una situazione ben diversa da chi si occupa dei problemi perché è pagato per farlo. Occorre ringraziare le famiglie che insegnano e costruiscono solidarietà poiché sono una immensa risorsa di cui forse non siamo abbastanza fieri e consapevoli.

PREVENZIONE ALCOOL –  Perché la prevenzione sull’alcool come secondo prodotto del progetto.  La copertina disegnata dagli studenti presenta due facciate, a colori la presentazione del primo spot sul volontariato, in bianco e nero quella sull’abuso di alcool: due scritte sintetizzano il messaggio con un semplice “si al volontariato, no all’abuso di alcool”.

Questa scelta grafica vuole sottolineare la consapevolezza di dover scegliere tra due atteggiamenti e due scelte di vita opposte, ci sono azioni che costruiscono e fanno bene all’individuo e alla società, ce ne sono altre che distruggono. Tra le forze distruttive e pericolose, quella dell’abuso di alcool, anche tra i minorenni, ci è parsa la più urgente e la collaborazione della Questura sul tema della prevenzione, è stata determinante.

I gruppi di studio degli studenti hanno confermato questa necessità , di non rallentare gli sforzi, di insistere a segnalare il pericolo proprio perchè sembra quasi che i nostri messaggi di allerta perdano credibilità presso i ragazzi e non riescano a raggiungerli come dovrebbero.

Il laboratorio di comunicazione va in cerca di scelte comunicative efficaci basandosi su un mix di ingredienti:  deve coinvolgere più tanti ragazzi possibile, in scuole diverse e fuori dalle scuole;  farli lavorare con professionisti che garantiscano un prodotto di qualità realmente accettabile dai media;  prevede che questi professionisti si pongano in una ottica educativa, pulita e non commerciale;  i prodotti devono essere frutto di un gruppo di lavoro misto, che assicuri realmente incontro e discussione tra soggetti di età, stato sociale, opinioni diversificati.

Lo spot e il videoclip sono strumenti semplici e brevi (30 secondi lo spot e meno di 5 minuti il videoclip) per trasmettere messaggi complessi alla massa. Ci sono rischi di superficialità e di condizionamento che devono essere tenuti presenti se si vuole fare buon uso dei linguaggi mediatici. Quando le Istituzioni comunicano con messaggi di pubblicità- progresso devono però guardare alla massa con purezza di intenti.

Il progetto “Buoni Propositi” ha permesso di stabilire un contatto autentico e non solo formale tra i componenti del gruppo di realizzazione: è sufficiente guardare i due backstage per rendersi conto che il” lavorare insieme per una buona causa “ non è retorica e che la partecipazione, ad esempio delle persone che rappresentavano le Istituzioni è andata ben oltre il lavoro d’ufficio.

STRUTTURA DEL LABORATORIO –  Gruppo di produzione: supporto, location, divulgazione, controllo iter: gli studenti della redazione, l’ufficio P.A.L.S della Provincia di Savona, Ufficio stampa della Questura di Savona.  Ideato e coordinato da Marta Arnaldi ( testi, regia,direzione artistica); responsabile tecnico riprese e montaggio Massimo Fornasier.  Redazione:  16 studenti di quattro indirizzi di Istituti Superiori (Boselli -Ragioneria e Geometri ex Alberti- Migliorini di Finale Ligure, sez.alberghiero e Ipsia Grafici);  Gruppi di studio / informazione sulle tematiche scelte guidate da docenti e gruppi di studio spontanei creati dagli studenti (in particolare le classi 4R E 5R Boselli, i gruppi autonomi della sezione geometri ex-Alberti, la classe 5G del Migliorini di Finale Ligure). Il laboratorio ha ottenuto una ampia collaborazione sul territorio da parte di privati cittadini e associazioni (vedi titoli di coda degli spot e dei due backstage)