di Angelo Verrando – Positive e propositive nell’indole, sempre alla ricerca della condivisione negli obiettivi, determinate nelle scelte. È l’identikit dell’imprenditore donna della Confcommecio di Savona. Imprenditrici del commercio, turismo e servizi che rappresentano una parte fondamentale nel panorama del lavoro nella nostra provincia, e non solo in questa, riunite nell’incontro dibattito intitolato Da l’altra metà del cielo, A l’altra metà della terra che si è svolto nell’Aula Magna dell’Unione provinciale commercio, con l’organizzazione di Annamaria Torterolo, responsabile dei Servizi per l’Associazione.

“Più che altro – ha spiegato Torterolo che ha raccolto il suggerimento del presidente Confcommercio, Vincenzo Bertino che l’ha preceduta nel discorso di saluto – un confronto, un aperto scambio di idee che vuole essere l’inizio di un percorso al femminile per parlare concretamente di impresa e dei problemi ad essa collegati, cercando soluzioni ai problemi di tutte in una sorta di laboratorio permanente”.

Ed ecco cosa significa la “metà del cielo”. Nella Confcommercio Savonese le donne rappresentano il 44 per cento della componente imprenditoriale, a fronte di un dato italiano che limita a un terzo l’impegno al femminile nelle aziende. Un approccio delle donne imprenditrici, quello savonese, che rappresenta una sfida quotidiana nel conciliare la carriera agli impegni familiari; nel combattere limiti nell’accesso al credito in quanto le loro potenzialità sono spesso ingiustamente sottovalutate.

Ed ecco il percorso seguito dalle donne in azienda. Di ricerca continua della condivisione degli obiettivi delle imprese, ha parlato Eliana Tienforti, segretario generale della locale Camera di Commercio che ha annunciato pure la linea camerale di arricchire di nuovi servizi alle imprese. Marilena Ratto del Comitato camerale per l’imprenditoria femminile e dirigente Confcommercio, ha rivolto un appello alle più giovani di impegnarsi nell’associazionismo, assicurando il proprio impegno nel Comitato per fare avere più risorse per il comparto.

La psicologa Antonella Caria ha trattato a lungo le questioni dell’autostima delle donne, del loro impegno professionale senza dimenticare la sfera personale e familiare, e del duplice “investimento” che le donne impegnate sui due fronti fanno ogni giorno. Dei problemi legati al credito alle imprese e alle imprenditrici, hanno trattato Cristina De Palma di Fidicomtur-Confcommercio e Manuela Quagliati vice direttrice della Cassa di Risparmio di Carcare. Un dato su tutti è sembrato indicare quanta strada dovrà essere fatta: i dati nazionali indicano che per le donne il rientro di un credito costa di più.

L’avvocato Raffaella Femia ha rimarcato gli effetti, sempre pesanti, per le donne imprenditrici sulle relazioni personali con problemi a cascata. L’esperienza della Regione Piemonte è stata portata da Aurelia Della Torre, Presidente Regionale di Terziario Donna che ha presentato le numerose attività di sostegno delle imprese in rosa della vicina provincia di Cuneo come il microcredito, l’attivazione delle figure di sostituzione o il mentoring. Percorsi virtuosi dell’ente pubblico per sostenere le donne, comprese le immigrate, a fronte di una grande responsabilità sociale mostrata dai manager in rosa nella restituzione dei crediti ottenuti.

Lorenza Pesce, consulente aziendale, ha illustrato poi le possibilità offerte dalle legge 53 del 2000, che offre alle imprese la possibilità di vedersi finanziato, per l’80 per cento le sostituzioni di chi chiede un part time per motivi di cura familiare ma ha ancora un complesso e lento accesso.

L’ultimo messaggio di questa prima tappa con La metà del cielo e della terra, è stato di Annamaria Torterolo: grandi disponibilità delle donne all’aggiornamento e all’apprendimento, ma per donne fare impresa rimane un’impresa.