di Fabrizio Pinna – È polemica ad Albenga sul repertorio suonato dalla banda comunale domenica in occasione della celebrazione del 25 aprile. Praticamente ignorati i tradizionali inni Partigiani, sia durante il corteo sia durante i momenti di raccoglimento presso i simbolici luoghi della memoria, compreso il Fortino che ricorda il feroce eccidio alla foce del Centa, denunciano amareggiati alcuni cittadini ed esponenti dell’Anpi e dell’associazione Fischia il Vento.

Sembrava “più il 4 Novembre che il 25 Aprile” lamenta Simonetta Pozzi che lo scorso anno, in occasione della festa della Liberazione, fu tra le animatrici di “Resistenze/a – la memoria nelle parole”, la suggestiva lunga maratona di letture di racconti sulla lotta di liberazione partigiana che si svolse nella Sala Consiliare del Comune di Albenga. “Il Piave mormorava – sottolinea Simonetta Pozzi – è stato suonato sia in Piazza IV Novembre (e lì un senso c’era…) sia in Piazza del Popolo davanti al riquadro con le foto dei Martiri della Foce. Nonostante le reiterate richieste della sottoscritta e di altri convenuti è stata suonata solo UNA strofa di Bella ciao e UNA di Fischia il vento al cippo. Durante TUTTA la sfilata sino al mare la banda ha suonato sconosciute marcette ignorando accuratamente gli inni Partigiani”. Tanto che alla fine, per rimediare a questa mancanza, “la sottoscritta ed alte persone hanno ritenuto di intonare i canti partigiani davanti al Cippo per onorare i Martiri”.

Le ragioni della scelta rimangono al momento non del tutto chiare. “Interpellato dalla scrivente il capo della Banda comunale asseriva di avere avuto istruzioni precise sui testi da suonare dall’organizzatore della cerimonia” e il Sindaco Rosy Guarnieri “ha sostenuto di non avere dato alcuna disposizione sui testi musicali (e lo speriamo vivamente tutti….)”. Rimane da capire, insomma, chi sia stato “questo fantomatico organizzatore” e, conclude Simonetta Pozzi, “di conoscere i motivi che lo hanno spinto a escludere dalla manifestazione i canti partigiani che da sempre hanno accompagnato le manifestazioni del 25 Aprile”.

Intanto, in attesa che su questo si faccia maggior chiarezza, non è mancata in città anche qualche voce critica – e qualche malignità – sul fatto che il sindaco di Albenga si sia semplicemente limitata domenica a presenziare e a un rapido cenno di saluto istituzionale, eludendo una seppur breve orazione durante la cerimonia. Una scelta di prudenza, si vocifera, per evitare di innescare contestazioni “politiche” – appartenendo alla Lega Nord – come quelle che hanno preso di mira sabato a Savona il presidente pidiellino della Provincia Angelo Vaccarezza.